Venezia, le crociere torneranno alla stazione Marittima: «Ma saranno più piccole»

A Venezia torneranno le navi da crociera, ma non passando dal bacino di San Marco e dal canale della Giudecca. A dichiararlo è stato Fulvio Lino Di Blasio, presidente dell’Autorità portuale di Venezia, che ha spiegato annunciato: «Primo transito per il Vittorio Emanuele III e arrivo alla stazione marittima nella primavera del 2027». Le imbarcazioni saranno più piccole e percorreranno il canale Malamocco-Marghera, per poi virare lungo il canale Vittorio Emanuele III. Sarà un ritorno per le navi da crociera, messe al bando nell’aprile 2021 per salvare Venezia dalla blacklist dell’Unesco. Un salvataggio certificato proprio pochi giorni fa dal World Heritage Committee.

Venezia, le crociere torneranno alla stazione Marittima «Ma saranno più piccole»
Una nave da crociera fa il suo ingresso a Venezia (Getty Images).

21 milioni di euro per l’escavo del Vittorio Emanuele III

Il decreto approvato dal governo Draghi ha impedito alle crociere oltre le 25 mila tonnellate di passare davanti a San Marco e a Palazzo Ducale, dirottandole negli approdi di Porto Marghera e Chioggia. Ma è prevista anche una nuova stazione per i passeggeri, da realizzare nella zona industriale entro il 2026, oltre all’idea di un porto in mare. Dal 2027, però, le navi potrebbero tornare alla Marittima, molto più vicine al centro storico veneziano. Come spiega Repubblica, per far sì che ciò accada sarà necessario l’escavo del Vittorio Emanuele III. L’intervento permetterà al canale di toccare prima i -8 e poi i -9 metri di profondità. Costerà 21 milioni di euro e le toccate di navi alla Marittima potranno essere fino a 160 in totale.

Di Blasio: «Equilibrio tra sviluppo economico e tutela ambientale»

Il presidente dell’autorità Portuale Di Blasio ha spiegato: «Il nostro obiettivo è di ridare centralità alla Stazione marittima dimostrando che c’è un equilibrio tra sviluppo economico e tutela ambientale. Il canale Vittorio Emanuele III non verrà allargato e scavato di più rispetto al passato. E c’è un grande interesse delle compagnie per portare navi di media dimensione a Venezia. Le grandi navi sono ben altre». Gli ambientalisti e diversi comitati hanno però promesso battaglia. E un ostacolo al progetto potrebbe essere la stessa Unesco, che nel documento con cui ha suggellato il salvataggio di Venezia dalla blacklist ha chiesto di essere informata prima di qualsiasi decisione irreversibile.

Venezia, le crociere torneranno alla stazione Marittima «Ma saranno più piccole»
Crociera a Venezia (Getty Images).

Il comitato Ambiente Venezia: «Tracciato pericoloso»

Tra gli esperti che si oppongono all’idea c’è anche Andreina Zitelli, rappresentante del comitato Ambiente Venezia: «Vogliamo assoggettare lo scavo della laguna al riposizionamento economico delle compagnie? Lo trovo assurdo. Il compito del commissario, così come previsto dal Decreto Draghi, è di trovare soluzioni transitorie in attesa di un progetto per portare le navi fuori della laguna, mentre questa sarebbe una soluzione definitiva dentro la laguna. Senza contare che alcuni studi, già in passato, avevano segnalato la pericolosità di questo tracciato che prevede il passaggio per il Malamocco-Marghera e il Vittorio Emanuele III».

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