Urso apre agli affari con l’Arabia, ma per Meloni non era uno Stato integralista?

Con la sigla di un Memorandum of Understanding tra il ministero delle Imprese e del Made in Italy, rappresentato dal ministro Adolfo Urso, e il ministero degli Investimenti dell’Arabia Saudita, rappresentato dal ministro Khalid Al-Falih, ha preso il via lunedì a Milano il primo Forum Italo-Saudita sugli Investimenti. Il protocollo è volto a sostenere il dialogo tra le istituzioni e le imprese interessate alla promozione degli investimenti tra i due Paesi e a incoraggiare la cooperazione negli investimenti diretti, sostenendo gli investitori in tutte le fasi dei progetti di importanza economica strategica per uno dei due Paesi. Un Urso soddisfatto ha addirittura commentato: «Il nostro modello sociale e produttivo è quello ideale per l’Arabia Saudita».

Quando per Meloni l’Arabia Saudita era solo uno Stato fondamentalista islamico

Pecunia non olet è risaputo. Ma l’entusiasmo del ministro per l’accordo con Riad stride con certe uscite, nemmeno troppo lontane nel tempo, della premier Giorgia Meloni proprio nei confronti del regime di Bin Salman. Il 6 dicembre 2021, per esempio, su Facebook l’attuale premier attaccando Matteo Renzi ricordava che FdI «non fa accordi con la sinistra, con il M5S o con chi ha come modello di società l’Arabia Saudita».

Evidentemente in due anni Riad è cambiata. Almeno agli occhi di Fratelli d’Italia. Anche se resta una delle competitor di Roma per Expo 2030. O ha cambiato idea Meloni dopo il suo arrivo a Palazzo Chigi. Nel 2021, sempre commentando le parole di Matteo Renzi che definiva il regime saudita «un baluardo contro l’estremismo islamico», scrisse: «L’Arabia Saudita è uno Stato fondamentalista islamico che applica alla lettera la sharia nel quale le donne non sono libere e i loro diritti costantemente lesi; si può essere condannati a morte anche per apostasia (rinuncia alla religione islamica), adulterio, omosessualità; è permessa l’ignobile pratica delle spose bambine. Ma non è tutto, perché l’Arabia Saudita, al pari del suo rivale Qatar, diffonde in modo sistematico e voluto teorie fondamentaliste che sono la principale cause della crescita dell’integralismo islamico in Europa e nel mondo creando l’humus nel quale prospera il terrorismo». Lunedì 4 settembre, a chi gli ha chiesto se Renzi fosse stato allora un apripista, Urso ha risposto solo: «Io lavoro sempre e solo per il mio Paese». E il diretto interessato? «Mi ricordo cosa dicevano», ha commentato il leader di Iv, «ma è il segno di un grande cambiamento».

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