Uno dei condannati per l’omicidio di Anna Politkovskaja è stato rilasciato e sta combattendo in Ucraina

Sergei Khadzhikurbanov, condannato a 20 anni di carcere per l’omicidio della giornalista russa Anna Politkovskaja, avvenuto nel 2006, è stato rilasciato e sta ora combattendo in Ucraina. Lo scrive Baza spiegando che Khadzhikurbanov ha iniziato il suo servizio come comandante di un dipartimento di intelligence, per poi salire presto di grado, come comandante di battaglione.

Uno dei condannati per l'omicidio di Anna Politkovskaja è stato rilasciato e sta combattendo nell'esercito russo in Ucraina.
Anna Politkovskaja (Getty Images).

Ha accettato di finire al fronte in cambio del rilascio anticipato alla fine del 2022

Secondo la pubblicazione, Khadzhikurbanov ha accettato di recarsi nella zona di combattimento in cambio del rilascio anticipato alla fine del 2022. L’iniziale contratto di sei mesi (come hanno riportato varie fonti è questo il “periodo di prova” per i detenuti reclutati) è stato poi rinnovato. Dove si trovi adesso Khadzhikurbanov non è noto agli interlocutori di Baza.

Uno dei condannati per l'omicidio di Anna Politkovskaja è stato rilasciato e sta combattendo nell'esercito russo in Ucraina.
Il palazzo dove fu uccisa Politkovskaja (Getty Images).

Sono in tutto cinque gli uomini condannati per l’omicidio di Politkovskaja

Giornalista di Novaja Gazeta, Politkovskaja stava lavorando a un pezzo sull’uccisione di due persone da parte di un corpo delle forze dell’ordine comandato dal leader ceceno Ramzan Kadyrov, quando fu freddata da quattro colpi di pistola il 7 ottobre 2006, mentre aspettava l’ascensore nel palazzo dove viveva a Mosca. Per il suo omicidio nel 2014 sono state condannate cinque persone, che hanno ricevuto pene da 11 anni all’ergastolo. Si tratta di dei tre fratelli ceceni Rustam, Ibragim e Dzhabrail Makhmudov, del loro zio Lom-Ali Gaitukayev e appunto di Khadzhikurbanov: ex agente investigativo del Dipartimento per la lotta alla criminalità organizzata del ministero degli Affari interni, quest’ultimo avrebbe organizzato la sorveglianza di Politkovskaja nel periodo precedente all’agguato. Le indagini non sono riuscite a identificare il mandante dell’omicidio.

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