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Ucraina, morta Victoria Amelina, la scrittrice che documentava i crimini di guerra
Era rimasta ferita nel bombardamento russo sulla città di Kramatorsk il 27 giugno scorso, la scrittrice ucraina Victoria Amelina, 37 anni, morta in conseguenza delle lesioni riportate nell’attacco durante il quale, come riportato dall’Agi, morirono altri 12 civili. Secondo quanto ha reso noto il Pen Club Ucraina, Amelina è deceduta il primo luglio nell’ospedale Mechnikov di Dnipro. La notizia è stata diffusa con il consenso di tutti i famigliari.
La cena in pizzeria e il missile russo
Amelina, al momento dell’attacco, si trovava a cena in una pizzeria assieme allo scrittore colombiano Hector Abad, all’ex alto commissario per la pace della presidenza colombiana, Sergio Jaramillo, e alla giornalista colombiana Catalina Gomez. Mentre Abad, Jaramillo e Gomez, avevano riportato solo ferite lievi, le condizioni della scrittrice erano apparse da subito gravi per delle fratture multiple del cranio.
La vita e le pubblicazioni
Definita tra le «voci più coraggiose della poesia ucraina» Victoria Amelina, nata nel 1986 a Lviv, a quattordici anni era emigrata con la famiglia in Canada, e solo successivamente era tornata in Ucraina. Laureata in scienze informatiche, ha trascorso quelli che lei stessa ha definito tredici anni alieni costruendo una carriera nel business hi-tech internazionale, come riportato da Peoplepill. Dopo la pubblicazione del suo primo libro nel 2015, scelse di dedicarsi solo alla scrittura. Il suo romanzo d’esordio, che tratta degli eventi di piazza Maidan nel 2014, le valse diversi premi letterari, suscitando il favore da parte di critici e studiosi. Amelina aveva proseguito la sua carriera pubblicando numerosi libri, tra cui uno per bambini, tradotti in ceco, olandese, polacco, tedesco e inglese. Nel 2018 prese parte all’84esimo congresso mondiale PEN in India come delegata dall’Ucraina.