Ucraina, missili su Kyiv: «È il peggior raid da primavera»

È salito a due morti e tre feriti il bilancio del raid con missili e droni avvenuto nella notte a Kyiv, ha riferito la mattina del 30 agosto il capo dell’amministrazione militare della capitale ucraina Sergei Popko parlando del peggior attacco vissuto dalla città «dalla scorsa primavera». L’attacco ha causato incendi in due edifici, uno commerciale e uno amministrativo. Le esplosioni sono state segnalate nelle prime ore di mercoledì nelle regioni ucraine di Dnipropetrovsk e Cherkasy. L’allarme antiaereo è scattato nella notte negli oblast di Kyiv, Kharkiv, Vinnytsia, Sumy, Poltava, Chernihiv e Kirovohrad. Almeno tre le esplosioni che sono state udite nella capitale ucraina intorno alle 5 ora locale. I droni hanno colpito la capitale arrivando da più direzioni, mentre i missili sono stati lanciati da aerei strategici Tu-95ms.

Attacchi di droni anche a Mosca

Attacchi e abbattimenti di droni vengono intanto segnalati anche da Mosca sul territorio russo, con la chiusura di spazi aerei e aeroporti in diverse aree occidentali del Paese. Un attacco ha colpito lo scalo di Pskov, capoluogo dell’omonima regione russa al confine con l’Estonia. Tre droni sono stati abbattuti sull’oblast di Briansk e uno su quella di Oryol. Spazi aerei temporaneamente chiusi sulla regione di Mosca e su quella della confinante Tula. L’attacco a Pskov ha colpito un aeroporto e danneggiato quattro aerei da trasporto strategico Ilyushin Il-76, ha riferito l’agenzia di stampa statale russa Tass, citando alcuni funzionari. Il governatore regionale di Pskov, Mikhail Vedernikov, ha ordinato la chiusura immediata dell’aeroporto e ha riferito he non ci sono state vittime e che l’incendio è stato contenuto. Nelle altre regioni, invece, non si sono registrati danni o vittime.

 

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