Trovato il turista che ha sfregiato il Colosseo: è un personal trainer e vive a Bristol

Il turista che ha inciso su una delle pietre del Colosseo il proprio nome e quello della fidanzata è stato trovato. Ivan è un giovane residente in Inghilterra e i carabinieri del comando di Roma Piazza Venezia, coordinati dalla procura di Roma, sono riusciti a scovarlo dopo la denuncia presentata dall’Ente Parco del Colosseo e sfruttando al meglio i video e le foto circolate dal 26 giugno scorso sui social. Una scena che ha indignato l’Italia intera, compreso il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, che oggi esulta: «Grazie ai carabinieri, l’atto del giovane ha offeso tutti».

Ivan Dimitrov ha inciso il proprio nome e quello della fidanzata sul Colosseo: ora è stato identificato
Gennaro Sangiuliano, ministro della Cultura (Imagoeconomica).

Chi è l’autore dell’incisione

Ad aver compiuto il gesto è il 27enne Ivan Dimitrov, giovane di origini bulgare che vive a Bristol, in Inghilterra. Secondo quanto rivela il Daily Mail, è un istruttore di fitness. Per trovarlo, i carabinieri hanno setacciato gli alberghi e le prenotazione di biglietti aerei, documenti e foto. Non risulta indagata, invece, la fidanzata Hayley. Decisivo invece un altro turista, l’americano Ryan Lutz, autore del video. Per legge il ragazzo, che ha utilizzato una chiave e ha anche insultato chi lo stava riprendendo, rischia sanzione e perfino la reclusione. Si parla di una multa da 15 mila euro e fino a cinque anni di carcere.

Ivan Dimitrov ha inciso il proprio nome e quello della fidanzata sul Colosseo: ora è stato identificato
Una vista della parte interna del Colosseo (Getty).

Sangiuliano: «Ora applicare le leggi in maniera rigorosa»

Il ministro della Cultura è tornato sulla questione sfruttando Twitter. Due i tweet in cui annuncia che Ivan è stato identificato dalle autorità. Sangiuliano scrive: «Sono grato all’Arma dei Carabinieri per aver prontamente individuato il presunto responsabile del gesto incivile quanto assurdo commesso al Colosseo. Un atto che ha offeso tutti coloro che nel mondo intero apprezzano il valore dell’archeologia, dei monumenti e della storia». E poi rincara la dose: «Ora auspico che la giustizia faccia il suo corso applicando rigorosamente le leggi. Se si arriverà a un processo, il ministero della Cultura si costituirà parte civile. Intanto prosegue l’iter in Parlamento del disegno di legge presentato dal Governo per fare in modo che chi oltraggia il nostro patrimonio ne risponda in prima persona anche dal punto di vista patrimoniale. Chi danneggia paga».

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