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Trentino, altri due orsi trovati morti: la denuncia della Lega italiana difesa animali e ambiente
Le carcasse di altri due orsi sono state rinvenute nei territori comunali di Bresimo e Ronzone, in Trentino. Il primo dei due esemplari è già stato recuperato dal corpo forestale della Provincia di Trento e consegnato all’istituto zooprofilattico delle Venezie.
Due settimane fa, la morte dell’orsa F36
Solo lo scorso 28 settembre era stata rinvenuta, nel comune di Sella Giudicarie, la carcassa dell’orsa F36. L’esemplare era stata identificata dalle analisi genetiche come la responsabile dell’aggressione avvenuta lo scorso 30 luglio in località Mandrel ai danni di due giovani e del falso attacco a una coppia di escursionisti registrato, il successivo 6 agosto, in località Dos del Gal. A inizio settembre, il presidente della Provincia di Trento, Maurizio Fugatti, aveva firmato l’ordinanza di prelievo tramite abbattimento, poi sospesa dal Tar di Trento per il ricorso delle associazioni animaliste.
La LEIDAA farà denuncia
Michela Brambilla, presidente della Lega italiana difesa animali e ambiente, ha annunciato: «La nostra LE.I.D.A.A. farà denuncia e chiederà che si faccia chiarezza sulle cause della morte. Parteciperemo anche all’autopsia sulla carcassa di F36, l’orsa condannata a morte dal presidente della Provincia autonoma Maurizio Fugatti e poi trovata senza vita qualche settimana dopo. Sul territorio è stato instaurato e alimentato un clima di paura e di odio che propizia atti di bracconaggio. Grazie alla campagna elettorale di Fugatti, la tensione ha raggiunto il culmine storico. Tutto ciò è intollerabile».