Tre libri per respirare ancora l’estate

«Di giorno sulla spiaggia era un’altra cosa. Si parla con strana cautela quando si è seminudi: le parole non suonano più nello stesso modo, a volte si tace e sembra che il silenzio schiuda da sé parole ambigue», scriveva Cesare Pavese in La spiaggia. Per i nostalgici, che vorrebbero tornarci, e per gli irriducibili, che su Instagram si nascondono dietro il sempreverde hashtag #neverendingsummer consigliamo tre titoli per rimanere dentro all’estate, almeno con la testa.

L’uomo con lo scandaglio di Patrik Svensson (Iperborea)

Parla di ambientalismo, di leggende marine e altre meraviglie L’uomo con lo scandaglio, del giornalista e scrittore svedese Patrik Svensson, un libro, a metà tra un saggio e un reportage, che apre la nuova collana I Corvi, curata dai tipi di Iperborea. Svensson raccontando storie di naviganti polinesiani che hanno attraversato l’Oceano Pacifico, passando per l’irrinunciabile mito di Moby Dick e arrivando a narrare l’ultimo tragico viaggio di Magellano ci porta nel blu profondo degli abissi ricordandoci che l’ignoto è ancora tutto da scoprire. «L’avventurarsi in mare aperto ha coinciso spesso, metaforicamente, con la partenza per l’ignoto: chi naviga verso l’orizzonte va incontro verso qualcosa di nuovo e sconosciuto». Il mare, come scriveva Melville in Moby Dick, «non ammette ricordi» ed è lì, secondo Svensson, che l’uomo si rifugia quando «vuole perdersi negli spazi immensi senza coste e riparo». Un libro meraviglioso da leggere per perdersi nella immensa bellezza della natura, la sola a quanto pare in grado di allietare la nostra continua e indomabile irrequietezza.

Tre libri per respirare ancora l'estate
L’uomo con lo scandaglio di Patrik Svensson (Iperborea).

La vita a piedi nudi di Alan Pauls (Sur)

«Vivremo sulla spiaggia e non avremo il minimo bisogno di cose costose come la tecnologia elettrica», si vantano gli hippy verso la fine degli Anni 60 sulla rivista Life. Erano saltati su scassatissimi furgoni Volkswagen ed erano partiti alla volta di destinazioni marittime esotiche e incontaminate. Erano fuggiti a Hvar, Santorini, Ibiza, Cancún o il Belize pronti ad abbandonare del tutto la civiltà, tornare alle origini e rifiutare le assurde costrizioni che la vita cittadina imponeva. La vita a piedi nudi dello scrittore e critico letterario Alan Pauls parla, attraverso racconti dell’infanzia, fotografie dello scaffale di famiglia e ricordi di gioventù, esattamente di questo atteggiamento nei confronti della vita. «So che noi che andiamo al mare – a Villa Gesell come a Cabo Polonio, a Punta del Este come a Mar del Plata, a Florianópolis come a Mar del Sur, a Cozumel come a Goa – cerchiamo sempre di più o meno la stessa cosa: le tracce di ciò che era il mondo prima che la mano dell’uomo decidesse di riscriverlo». Un libro che indaga il rapporto tra l’uomo e la sabbia soffermandosi sull’estetica, profumata di acqua salata, anche di diversi film, di Rohmer, di Roger Vadim, di James Bond.

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La vita a piedi nudi di Alan Pauls (Sur).

Côte d’Azur di Mary S. Lovell (Neri Pozza)

Lo scrittore inglese Somerset Maugham, che a Cap Ferrat aveva una fantastica villa, una volta definì la Costa Azzurra «un posto soleggiato per gente losca». La scrittrice Mary S. Lovell in Côte d’Azur, attraverso la storia di una villa, l’opulento Château de l’Horizon, vicino a Cannes, ne racconta la sterminata mitologia. Sottotitolato “1920-1960, gli anni d’oro della riviera francese”, Côte d’Azur raccoglie le storie mondane dei personaggi incredibili che all’epoca l’hanno frequentata. Ci sono artisti, milionari americani, attori di Hollywood, principi arabi e figli di politici. Feste maestose, storie d’amore finite male e incontri sono al centro della narrazione che è in grado di divertire anche il lettore più critico. All’apparenza ciò che sembra la semplice storia di un palazzo in realtà diventa la storia non solo di un parco giochi per ricchi ma anche di tutto ciò che è effimero: il denaro, la bellezza, la fama. Il ritratto di un’alta società che non c’è più e che ci regala l’affresco di un’epoca irripetibile attraverso le gesta di un manipolo di uomini che hanno fatto la storia del Novecento. Su tutti Winston Churchill che in Costa Azzurra era di casa o Gianni Agnelli, qui raccontato nel clou delle sue avventure giovanili.

Tre libri per respirare ancora l'estate
Côte d’Azur di Mary S. Lovell (Neri Pozza).
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