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Terza notte di scontri in Francia: 667 le persone fermate
Sale il numero delle persone fermate in Francia durante gli scontri giunti ormai alla terza notte. Secondo il quotidiano Le Monde sarebbero ben 667 e 249 gli agenti feriti. La città maggiormente colpita è Nanterre, la stessa dove, nella giornata di martedì 27 giugno, il giovane Nahel M. è stato ucciso da un agente di polizia durante una normale operazione di controllo stradale. Altri disordini sono stati registrati a Roubaix, Marsiglia, Reunion, Saint-Denis, Port e Saint-André.
Scontri in Francia: interrotto il traffico tranviario
Secondo quanto riportato dal quotidiano francese, sono state schierate 40 mila forze di polizia in tutto il territorio, di cui 5 mila a Parigi, per fronteggiare quanto sta accadendo. Si parla di auto e rifiuti incendiati, autobus «presi a sassate», e saccheggi in diversi negozi, tra cui Nike e Zara. Su richiesta della prefettura della polizia di Parigi, il traffico tranviario è stato interrotto per precauzione in alcune zone. A Pantin, riporta Le Monde, dodici autobus fermi in un centro di stoccaggio sono stati incendiati.
Macron, riunione per valutare lo stato di emergenza
A metà giornata Emmanuel Macron presidierà una nuova riunione della cellula di crisi, che discuterà se proclamare o meno lo stato di emergenza. Il capo dello Stato francese, che si trova a Bruxelles per il Consiglio europeo, potrebbe rientrare anticipatamente. Intanto, il poliziotto che ha sparato a Nahel M. ha chiesto «perdono alla famiglia». Il suo legale ha dichiarato alla BFM-TV: «Non si alza dal letto per uccidere le persone, non voleva uccidere», annunciando il ricorso contro l’arresto del suo assistito accusato di omicidio volontario.