Terrorismo, misure cautelari per nove anarchici del circolo Gogliardo Fiaschi di Carrara

Gli agenti della polizia di Genova, La Spezia e Massa Carrara hanno eseguito nove misure cautelari, emesse dal gip del Tribunale di Genova su richiesta della locale procura, nei confronti di nove militanti anarco-insurrezionalisti appartenenti alla compagine afferente al circolo Gogliardo Fiaschi di Carrara. I reati contestati sono associazione con finalità di terrorismo, istigazione e apologia con finalità di terrorismo e offesa all’onore e al prestigio del presidente della Repubblica.

Blitz della polizia all’alba: quattro arresti e cinque obblighi di dimora per i militanti del circolo Gogliardo Fiaschi di Carrara.
Polizia (Getty Images).

Provata l’esistenza di un’associazione con finalità di terrorismo

L’indagine, denominata Scripta Scelera, ha consentito di provare l’esistenza di un’associazione con finalità di terrorismo dedita, tra l’altro, all’ideazione, predisposizione, redazione, stampa e diffusione (a partire da dicembre 2020) della pubblicazione clandestina denominata Bezmotivny, quindicinale divenuto principale strumento di promozione e diffusione del messaggio anarchico più oltranzista.

Blitz della polizia all’alba: quattro arresti e cinque obblighi di dimora per i militanti del circolo Gogliardo Fiaschi di Carrara.
Misure cautelari per nove militanti del circolo Gogliardo Fiaschi di Carrara (Facebook).

Sequestrata la tipografia dove veniva stampato Bezmotivny

In particolare, un indagato di 27 anni sarà sottoposto alla misura della custodia in carcere e altri tre, di età compresa tra i 35 e i 56 anni, agli arresti domiciliari. Per cinque anarchici, di età compresa tra i 29 e i 47 anni, è scattato invece l’obbligo di dimora. Nel corso dell’attività di polizia giudiziaria sono stati sottoposti poi a perquisizione il circolo libertario Gogliardo Fiaschi di Carrara e la tipografia Avenza Grafica a Massa, dove veniva stampato clandestinamente il periodico Bezmotivny, sottoposto a sequestro. Sono state inoltre eseguite 10 perquisizioni locali, personali e informatiche nelle province di Bergamo, Lucca, Massa Carrara, L’Aquila e Perugia con il concorso delle Digos competenti per territorio.

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