Terni, il sindaco verso chi mette i piedi nella fontana: «Al terzo sparo si tolgono»

Dopo aver pubblicato nelle storie del suo account Instagram di martedì 18 luglio, una immagine con delle persone che mettono i piedi nella fontana di piazza Tacito con la scritta che fa riferimento a «un vigile urbano cecchino sul palazzo in alto a destra» così «al terzo sparo si tolgono», il sindaco di Terni Stefano Bandecchi fornisce le sue motivazioni in merito alle frasi delle scorse ore.

Il sindaco di Terni, Stefano Bandecchi, ha pubblicato delle storie Instagram con delle scritte contro chi mette i piedi nella fontana.
Stefano Bandecchi, sindaco di Terni (foto Imagoeconomica).

Bandecchi: «Tre colpi di fucile sono una provocazione»

Dopo le affermazioni sui social, Bandecchi ha dichiarato all’Ansa: «Tre colpi di fucile ovviamente sono una provocazione, ma la multa a quei signori che si lavano i piedi nella fontana di piazza Tacito, uno dei simboli della città di Terni, non gliela toglierà nessuno». Il primo cittadino ha poi specificato: «Non sono razzista per il colore della pelle, sono razzista verso gli stupidi. Voglio ricordare che il recupero della fontana in questione è costato due milioni e mezzo e ha dei mosaici delicatissimi, come si può permettere alla gente di lavarci i piedi o le scarpe. Chiederò alla polizia municipale di rintracciare questi signori che sono stati fotografati e multarli».

«Fucilazione in piazza come alternativa alla multa»

Il sindaco lancia una provocazione dietro l’altra: «L’alternativa alla multa è la fucilazione in piazza, dato che mi dicono che la ghigliottina a Terni non è gradita» e subito si corregge «Sto scherzando» si affretta a sottolineare affermando «Certi comportamenti sono intollerabili e non vanno più permessi, chiederò dei controlli serrati. È giunto il momento di distinguere ciò che è giusto o sbagliato».

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