Archivio
- Agosto 2025 (42)
- Luglio 2025 (30)
- Giugno 2025 (23)
- Maggio 2025 (9)
- Aprile 2025 (80)
- Agosto 2024 (1)
- Dicembre 2023 (73)
- Novembre 2023 (1333)
- Ottobre 2023 (1631)
- Settembre 2023 (1468)
- Agosto 2023 (1417)
- Luglio 2023 (1389)
- Giugno 2023 (441)
- Maggio 2020 (30)
- Marzo 2020 (65)
- Gennaio 2018 (10)
Svezia, 14 mila litri di petrolio in mare dal traghetto incagliato
Domenica 22 ottobre, dopo che un traghetto si è incagliato al largo della costa meridionale svedese, circa 14 mila litri di carburante sono finiti in mare, provocando un grave danno ambientale in una zona protetta, a Horvik .
Un disastro per la fauna selvatica: 500 volatili con segni di lesioni
Gli uccelli della zona sono i primi a essere stati colpiti, con circa 500 volatili che presentano segni di lesioni a causa del contatto con il petrolio. Sul luogo dell’incidente sono intervenute associazioni di volontari che si stanno adoperando per ripulire la costa. Tra questi, Anders Borgman dell’associazione Soccorso in caso di calamità – Uccelli e fauna selvatica: «È una situazione deplorevole», ha dichiarato all’agenzia di stampa Tt, «si tratta di una sofferenza terribile inflitta a gli animali e all’ambiente. Ora si comincia anche a capire l’entità del danno».
«Sarà un lavoro di mesi»
«Il lavoro richiederà molto tempo, non si tratta di settimane, ma di mesi» ha aggiunto. Nel mentre, è stata aperta un’indagine per comprendere le cause dell’incidente e le condizioni in cui si trovava la nave Marco Polo prima di incagliarsi, domenica mattina, nella baia di Pukavik. Due membri dell’equipaggio sono accusati di aver operato in modo imprudente in mare: «Sussiste il sospetto che la nave non fosse nelle condizioni adeguate per essere in mare in queste circostanze» ha dichiarato il procuratore Adrien Combier-Hog, intervistato dalla radio di servizio pubblico svedese, Sveriges Radio.