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Stupro di Palermo, la vittima sui social: «Mi state portando alla morte»
Dopo lo sfogo di domenica 27 agosto sul suo profilo, la 19enne vittima dello stupro avvenuto a Palermo lo scorso 7 luglio, ha risposto a un commento di chi la accusava di essere stata consenziente: «Sono stanca, mi state portando alle morte. Non ho più voglia di lottare, nè per me nè per gli altri, anche senza questi commenti non ce la faccio più. Non posso aiutare nessuno se sto così. Non serve a nulla continuare, pensavo di farcela ma non è così».
«Porterò chi voleva aiutarmi nel mio cuore»
La ragazza ha poi aggiunto: «Se riesco a farla finita porterò tutti quelli che volevano aiutarmi sempre nel mio cuore». Nel post dei giorni scorsi, aveva scritto: «Sinceramente sono stanca di essere educata quindi ve lo dico in francese, mi avete rotto con cose del tipo: “ah ma fa i video su tik tok con delle canzoni oscene”, “è normale che poi le succede questo”, oppure “ma certo per come si veste”. Me ne dovrei fregare ma non lo dico per me, di non sparare stronzate più che altro se andate a scrivere cose del genere a ragazze a cui succedono cose come me e fanno post come me potrebbero ammazzarsi. Sapete che significa suicidio?».