Starlink, l’allarme dagli Usa: i satelliti di SpaceX sono pericolosi

I satelliti Starlink di SpaceX sono pericolosi per l’uomo, tanto da poter ferire o uccidere una persona ogni due anni già entro il 2035. È quanto afferma un recente rapporto della Federal Aviation Administation, il Dipartimento statunitense che autorizza lancio e rientro dei veicoli spaziali commerciali. Basandosi sugli attuali ritmi di crescita della costellazione spaziale dell’azienda di Elon Musk, i potenziali detriti in caduta nell’atmosfera per collisione o smaltimento fuori controllo potrebbero anche abbattere gli aerei civili e militari, seppur con probabilità molto ridotte. Immediata la replica da parte di SpaceX, che ha parlato di «accuse assurde, infondate e ingiustificate» chiedendo un’immediata revisione dello studio. In parallelo ha annunciato un personale servizio di rete cellulare che farà affidamento sui satelliti e dovrebbe vedere la luce nel corso del 2024.

SpaceX contro la Faa: «Gravi errori, la rete Starlink è sicura»

Lo studio di 35 pagine, analizzato anche dalla Cnn, è opera della Faa in collaborazione con The Aerospace Corporation, gruppo di ricerca no-profit americano. «Il rapporto si basa su gravi errori, omissioni e ipotesi sbagliate», ha dichiarato SpaceX in una lettera inviata alla Faa il 9 ottobre. «Nessuno ci ha contattato per avere informazioni sul nostro sistema di smaltimento dei satelliti in disuso». La società di Elon Musk ha poi chiarito, fornendo anche prove specifiche, che la rete Starlink è progettata per «scomparire del tutto nel rientro atmosferico, una volta a fine vita». A supporto di tali affermazioni, già 325 satelliti dal febbraio 2020 sono già stati distrutti in questo modo e non hanno rilasciato alcun detrito pericoloso. Per sedare tutte le polemiche, la Faa ha annunciato di voler effettuare una valutazione supplementare dei rischi.

La rete di satelliti Starlink può uccidere una persona ogni due anni entro il 2035. La replica di SpaceX: «Accuse infondate».
Il lancio di un razzo Falcon9 di SpaceX per i satelliti Starlink (Getty Images).

Nella sua lettera, SpaceX ha inoltre sottolineato come il report sui rischi non abbia considerato l’intero mercato dei veicoli spaziali. «Ci si concentra solo su Starlink, ignorando gli altri sistemi», ha dichiarato la società. Nessuna menzione infatti della rete di OneWeb e di qualsiasi navicella sviluppata o distribuita dalla Cina. Scarso interesse anche per il progetto Kuiper di Amazon, menzionato solo quattro volte nel report in confronto alle 28 citazioni di Starlink. Proprio il 9 ottobre, giorno di invio della lettera di SpaceX, il colosso dell’e-commerce ha lanciato 3200 satelliti in orbita per offrire connettività a banda larga. Dato che entro il 2030 stima di poterne inviare fino a 100 mila, gli esperti temono ripercussioni sull’inquinamento luminoso nonché maggiori rischi di collisione.

SpaceX, in arrivo un servizio cellulare per messaggi, voce e dati

Intanto SpaceX ha presentato il nuovo sito Starlink Direct to Cell, un nuovo servizio di rete dati per cellulari che intende sfruttare la connessione con i satelliti. Secondo fonti ufficiali, il supporto ai messaggi di testo dovrebbe essere disponibile entro il 2024, espandendosi alle chiamate vocali l’anno successivo. Prima di poter ufficializzare il lancio, tuttavia, occorrerà l’approvazione della Federal Communications Commission. «Funzionerà con i telefoni Lte esistenti ovunque tu possa vedere il cielo», ha spiegato l’azienda. «Non si renderanno necessari cambiamenti hardware, firmware o applicazioni speciali».

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