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Spazio, la nuova tuta dell’Esa parlerà anche italiano
Pensatela come la nuova ‘divisa’ spaziale di AstroSamantha. Con un tocco molto italiano. La tuta degli astronauti dell’Esa, l’Agenzia spaziale europea (7,2 miliardi di euro di bilancio e 2.200 dipendenti), nascerà infatti sulla base di cinque proposte che hanno vinto il concorso lanciato dalla stessa agenzia. Sono arrivati 90 progetti da tutta Europa e la giuria ha scelto i progetti di Alberto Piovesan (Vicenza), Flavio Gentile (Fasano, in provincia di Brindisi), João Montenegro (Lisbona), Oussama Guarraz (Rennes, Francia), Maurizio de Vincentiis (Roma). Il 28enne Piovesan, in particolare, è il direttore creativo di D air Lab, la società di Lino Dainese che oltre ad aver creato l’air bag per i motociclisti, sta elaborando – fra l’altro – le nuove tute per la vita in Antartide. La sua idea però, ha sottolineato, è stata sviluppata al di fuori del D air Lab. I cinque sono stati premiati nel centro aerospaziale vicino Colonia dagli astronauti Marco Alain Sieber, Raphäel Liégeois, Sophie Adenot, Pablo Álvarez Fernández, Meganne Christian.
L’obiettivo è realizzare la futura tuta Esa per le attività extraveicolari
L’obiettivo è creare la futura tuta dell’Esa per attività extraveicolari (Eva), tenendo naturalmente conto delle condizioni estreme in cui operano gli astronauti. Ai partecipanti è stato chiesto di progettare una tuta che fosse immediatamente riconoscibile. La giuria ora è al lavoro per mixare le idee vincitrici. Il nuovo design sarà utilizzato, in prima istanza, per produrre repliche per mostre o registi, per la divulgazione delle attività Esa e dell’esplorazione spaziale in generale. In seguito, i modelli serviranno per realizzare tute di addestramento.