Spari a Caivano, per il raid in quattro in sella a due scooter: si analizzano telecamere

Erano in quattro, avevano il volto coperto e sono entrati in azione in sella a due potenti scooter i malviventi che nella notte tra domenica 10 e lunedì 11 settembre hanno sparato 19 colpi d’arma da fuoco in viale delle Margherite, a Caivano, in provincia di Napoli.

Don Maurizio Patriciello aveva dato l’allarme

A dare l’allarme, sul suo profilo social, era stato qualche ora dopo il fatto don Maurizio Patriciello, parroco del Parco Verde che da anni si batte contro la criminalità e che per questo suo impegno è finito sotto scorta. «Secondo me i topi si sentono stanati, dopo aver ballato per anni e anni senza il gatto. La camorra ha capito che qualcosa di serio e di importante sta avvenendo», aveva commentato. Sull’accaduto sono in corso indagini da parte dei carabinieri della locale compagnia e del Nucleo investigativo di Castello di Cisterna. I militari hanno trovato in strada otto bossoli calibro 7,65 e undici calibro 9×21 che sono al vaglio dei reparti scientifici. Secondo quanto si è appreso, dopo gli spari gli autori della “stesa” (raid dimostrativo della camorra con colpi d’arma da fuoco sparati all’impazzata) si sarebbero dileguati lungo il vicino Asse Mediano. È in corso l’analisi dei sistemi di videosorveglianza della zona.

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