Spagna, il re affida a Pedro Sánchez l’incarico di formare un nuovo governo

Il re di Spagna Felipe VI ha affidato al leader socialista Pedro Sánchez l’incarico di formare un nuovo governo. A riferirlo è la presidente del Congresso Francina Armengol, dopo essere stata ricevuta dal monarca. «Punto a creare un governo di legislatura» – ha detto Sanchez al termine del colloquio con il re – «presenterò un progetto di stabilità, di progresso, per i giovani, i lavoratori, gli anziani e le donne di questo Paese. Crediamo in un progresso sociale di lavoro stabile e salari degni, insieme alla tutela del pianeta».

«Serve un governo progressista»

«Accetto questo incarico» – ha aggiunto – «con grande onore e con grande senso di responsabilità: gli spagnoli con il loro voti hanno chiesto di formare un governo e c’erano due ipotesi: una del Pp con Abascal e una progressista. Il mandato fallito di Feijòo ha dimostrato che serve un governo progressista. Domani stesso» – ha assicurato con riferimento a mercoledì 4 ottobre – «comincio i contatti, con Sumar, per creare la maggioranza. Poi, dopo Granada con gli altri».

Feijòo scettico: «Sanchez non ha la maggioranza»

Poco prima che Felipe VI affidasse l’incarico a Sánchez, erano state queste le parole del leader del Pp Alberto Nunez Feijòo: «Al re ho detto che avrò assoluto rispetto di ogni sua decisione, qualunque essa sia: mi riferisco alla possibilità che incarichi di nuovo Sánchez. Quanto a me, nel mio tentativo, ho mantenuto la mia dignità la fedeltà al programma. Ma ora chi viene candidato deve dire quanti appoggi ha e a quanto mi risulti Sanchez non ha la maggioranza, anzi ha meno voti di un mese fa».

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