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Spagna, foto deepfake di adolescenti nude prodotte con l’IA
Una ventina di studentesse minorenni dell’Almendralejo, nel sud dell’Estremadura in Spagna, hanno ricevuto sul proprio cellulare foto in cui apparivano completamente nude. Nessuna di loro però aveva mai realizzato simili scatti, in quanto sono deepfake frutto dell’intelligenza artificiale. Gli autori sono infatti 11 coetanei, alcuni dei quali hanno meno di 14 anni, che hanno catturato le immagini dagli account Instagram, in cui erano vestite, per alterarle successivamente con un’applicazione capace di “denudare” chiunque con un semplice clic. Tre di loro si occupavano di creare i file, gli altri otto di diffonderli. «È inquietante, siamo di fronte a un vero oltraggio», ha denunciato su Instagram Miriam Al Adib, madre di una delle adolescenti coinvolte. «Mia figlia mi ha detto con disgusto “Mamma, guarda cosa mi hanno fatto”».
Deepfake in Spagna, come sono state create le immagini delle adolescenti
L’applicazione di intelligenza artificiale generativa in questione è, come ha riportato Euronews, ClothOff, disponibile sia da computer sia da device mobile con un canale Telegram dedicato. Con lo slogan «Spogliate chiunque, spogliate le ragazze gratuitamente» permette agli utenti, al costo di soli 10 euro, di realizzare 25 immagini deepfake denudando chiunque appaia nella propria galleria fotografica. Come riporta El Paìs, le fotografie hanno iniziato a circolare sui gruppi Whatsapp delle scuole locali, senza che le ragazze in questione sapessero nulla. «Ero nel cortile con amiche, quando uno si è avvicinato e mi ha detto di aver visto una mia foto senza veli», ha raccontato Isabel, nome fittizio di una delle giovani. «Ho avuto paura, tante altre ragazze hanno ricevuto le foto sullo smartphone».
Una ragazza ha solo 11 anni, mentre un’altra è stata persino ricattata su Instagram attraverso un profilo falso. Un ignoto utente infatti l’avrebbe costretta a pagare una somma in denaro per evitare la diffusione capillare della foto. A peggiorare la situazione poi ci sono i commenti degli altri compagni di scuola. «Non lamentarti», avrebbe detto uno di loro. «Le ragazze caricano sempre foto sui social in cui mostrano il culo». È probabile, come ha sottolineato anche la Cnn, che le immagini siano già approdate su OnlyFans oppure sui siti pornografici del Paese o internazionali, rendendo sempre più difficile il tracciamento. Le mamme delle 20 ragazze si sono invece già organizzate formando un gruppo su Whatsapp per aiutarsi a vicenda e alzare la voce. «Non siete consapevoli di quale danno avete fatto loro», ha proseguito Al Adib. «Non sapete nemmeno quale crimine avete commesso».
Non solo ClothOff, sul web purtroppo le app abbondano
ClothOff non rappresenta un unicum sul web per spogliare digitalmente una persona. Dall’avvento online dell’intelligenza artificiale sono apparsi numerosi software in grado di trasformare una foto in pochi istanti. Molto diffuso, anche in Italia, il chatbot di Telegram BikiniOff che analizza uno scatto ed effettua un rapido processo di editing della durata di appena 30 secondi. Basta allegare la foto desiderata e l’IA sostituirà il soggetto, analizzando posa e proporzioni, con un nudo coerente ripreso dal web. Online è possibile imbattersi anche in SoulGen, software che modifica a piacimento le proprie foto. «Aggiungi, estendi o rimuovi contenuti con semplici istruzioni di testo», si legge sul sito ufficiale. In modo simile funziona anche DeepNude, che denuda un soggetto in tre «semplici passaggi». Basta caricare l’immagine, mostrare la maggior parte del corpo ed evitare abiti larghi. Un fenomeno in rapida ascesa, cui occorre porre un freno al più presto.