Sommergibile Titan, per un minuto i passeggeri hanno capito che stavano per morire

Giorno dopo giorno, mano a mano che proseguono le indagini per cercare di fare chiarezza sugli eventi, emergono nuovi dettagli relativi alla tragedia del Titan, il sommergibile in visita ai resti del Titanic imploso lo scorso giugno nell’oceano Atlantico con cinque persone a bordo.

I passeggeri del Titan avrebbero percepito la gravità dei fatti un minuto prima di morire

La ricostruzione effettuata nelle scorse ore da parte dell’ingegnere spagnolo José Luis Martín è piuttosto agghiacciante. In base all’opinione dell’esperto sembra infatti che la perdita di stabilità del sottomarino possa essere collegata a un guasto elettrico. In un contesto simile, il Titan avrebbe così perso la propulsione necessaria e sarebbe precipitato inesorabilmente verso gli abissi con l’oblò rivolto verso il basso. La struttura sarebbe dunque sprofondata in caduta libera a partire da una profondità di circa 1.700 metri, mentre l’implosione si sarebbe verificata indicativamente a 2.500 metri, a causa del repentino cambiamento di pressione. Per un minuto, 60 interminabili secondi, le cinque persone a bordo avrebbero dunque avuto percezione della tragedia in corso, tutto questo mentre si trovavano immersi nell’oscurità più totale, gli uni ammassati sugli altri. Per Martín, così come per gran parte della comunità scientifica che sta studiando l’incidente, il decesso sarebbe stato immediato al momento dell’implosione del mezzo. «Immagino la paura e l’agonia. Deve essere stato come un film dell’orrore», ha aggiunto, molto turbato, lo studioso iberico.

Al vaglio l’ipotesi di un’indagine penale

Proseguono senza sosta, intanto, le indagini delle autorità al lavoro sul caso per cercare di definire le responsabilità legali dietro al disastro del sommergibile della Oceangate. A proposito, il sovrintendente Kent Osmon, appartenente alla Royal Canadian Mounted Police, ha dichiarato che è stata istituita una squadra di investigatori «allo scopo di determinare se un’indagine penale sarebbe giustificata». Secondo gli esperti, inoltre, le famiglie delle cinque vittime potrebbero intentare cause per negligenza e omicido colposo all’azienda proprietaria del Titan che ha organizzato la spedizione.

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