Smart working in Barbagia: richieste da tutto il mondo

È una designer americana la prima “nomade digitale” approdata a Ollolai, paese della Barbagia di 1.200 abitanti nel cuore della Sardegna, con il progetto Work from Ollolai/Traballa dae Ollolai, promosso dal Comune per combattere lo spopolamento in collaborazione con l’associazione culturale Sa Mata.

Il Comune incentiva gli arrivi con un’offerta speciale

L’obiettivo è quello di sviluppare una rete di residenze internazionali a favore di professionisti che vivranno e lavoreranno nel paese della Sardegna grazie allo smart working. Clarese Partis, 39 anni, designer dell’agenzia User Experience, viene dalla California e ha risposto alla chiamata insieme ad altri 1.112 candidati, compilando la richiesta all’interno del portale dedicato. Il progetto dell’amministrazione comunale incentiva gli arrivi proponendo una casa al prezzo simbolico di 1 euro al mese, sulla scia di un’idea che il Comune ha avviato qualche anno fa: con 1 euro a Ollolai si può acquistare una casa disabitata, a patto che la si ristrutturi e la si abiti, incrementando così popolazione e ricadute economiche.

«Vivere qui è meglio di quanto mi aspettassi»

«Il mio obiettivo», ha raccontato all’Ansa Clarese Partis, che da due anni lavora da remoto come nomade digitale, «è quello di fare il mio lavoro ovunque mi trovi servendomi della rete e delle nuove tecnologie. Quando si è presentata l’opportunità di partire per Ollolai ero entusiasta di venire per godere di una nuova natura, delle montagne e dall’aria fresca. Ci sono da pochi giorni e ci starò un mese, ma devo dire che vivere qui è meglio di quanto mi aspettassi e l’accoglienza è stata calorosissima. C’è così tanto da esplorare in Sardegna e sono felice di immergermi all’interno dell’isola e nella sua cultura».

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