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Slamball, torna negli Usa il basket con i tappeti elastici: come si gioca
Lo slamball sta per tornare. Il 21 luglio a Las Vegas avrà inizio un campionato estivo dello sport che unisce la pallacanestro con l’hockey e il football americano e si gioca con tappeti elastici sul parquet. Sei le settimane di regular season, poi sarà tempo di play-off. Lo ha confermato alla Cnn il fondatore Mason Gordon, ex cestista amatoriale e produttore televisivo, che lo ideò nel 2002. Dopo sole due stagioni, però, la lega venne soppressa per divergenze con le emittenti televisive, che volevano concentrarsi più sullo spettacolo che sul vero agonismo, sulla linea del wrestling. Nel 2007 tornò sulla Cbs – e da noi su Italia 1 – salvo tramontare definitivamente l’anno successivo. «Credo fermamente in questo sport», ha spiegato Gordon alla Cnn, che spera di fare breccia nei giovanissimi grazie ai social media. «C’è un nuovo pubblico che vuole sempre la novità. Stavolta non ce ne andremo più». La nuova stagione andrà in onda negli Usa su Espn, mentre per l’Italia non ci sono annunci ufficiali.
Slamball, come si gioca al basket con i tappeti elastici sotto canestro
Ogni formazione di slamball si compone di quattro giocatori e quattro riserve che possono ricoprire tre ruoli differenti. In campo scendono infatti un difensore, che si muove solo sotto canestro, un regista e due attaccanti, chiamati Gunner. Quanto alla durata dei match, ci sono quattro tempi da sei minuti ciascuno. Il terreno di gioco ha le stesse dimensioni di quello del basket tradizionale, ma presenta quattro tappeti elastici posti nella zona corrispondente alla lunetta. Particolare la questione legata al punteggio. Ogni centro vale due punti se effettuato senza saltare, tre punti invece se eseguito in volo dopo acrobazie aeree sui trampolini. È possibile segnare anche dalla zona mediana del campo, dove si trova il classico parquet. In tal caso il canestro vale tre punti se fatto negli ultimi 120 secondi di match, solo due punti nel resto della gara.
La grande differenza tra slamball e basket risiede però nei falli di gioco. Come per football americano e hockey, nel momento in cui il giocatore inizia il palleggio è possibile fermarlo con ogni mezzo utile, tra cui anche duri placcaggi. L’arbitro fischia soltanto quando un giocatore viene intralciato nel momento in cui sta per saltare su uno dei tappetini elastici. A differenza della pallacanestro, non esistono i tiri dalla lunetta. In caso di contatto irregolare, i due atleti coinvolti si affrontano uno contro uno sotto canestro. Impossibili le rimesse laterali, in quanto le linee perimetrali presentano una barriera in plexiglas come nell’hockey.
Fra i coach c’è stato anche il padre di Kobe Bryant
Tra i giocatori che hanno militato almeno un anno in una squadra di slamball ci sono anche alcuni atleti che in seguito hanno debuttato fra i professionisti di basket e football americano. Basti pensare a Dion Bailey, dal 2014 ai Seattle Seahawks in Nfl ma nel 2002 e nel 2003 regolarmente sui tappeti elastici. La Cnn ricorda anche le giocate di George Bird, Kevin Cassidy e soprattutto Stan “Shakes” Fletcher, il preferito dei tifosi per il suo stile devoto allo spettacolo. Sulla panchina di una squadra di slamball si è seduto infine anche Joe Bryant, ex cestista fra Philadelphia e Houston nonché padre della leggenda Nba Kobe.