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Sicuritalia, 879 telecamere di videosorveglianza su L’Aquila e provincia
Spiragli virtuosi di Pnrr. Si scorgono a L’Aquila, dove una proficua collaborazione tra pubblico e privato ha generato un esempio virtuoso – best practice direbbero quelli bravi – di utilizzo dei fondi Pnrr in ambito sicurezza. Il capoluogo abruzzese sarà infatti il primo in Italia ad attivare una rete integrata di videosorveglianza ad alto contenuto tecnologico che andrà a interessare una superficie comunale di 473 chilometri quadrati, la nona per estensione in Italia.
I dispositivi aiuteranno le forze dell’ordine a garantire maggiore sicurezza ai cittadini
Le telecamere verranno installate in 200 punti considerati strategici, che coinvolgono ben 60 frazioni: dal centro storico a ospedali e distretti sanitari passando per scuole, parchi pubblici, centri sportivi, ferrovie, caselli autostradali, sottopassi ferroviari e cimiteri. Una rete capillare di ultima generazione che include telecamere con inquadratura fissa, con ripresa a 360 gradi (speed dome), e quelle ad hoc per la lettura delle targhe, queste ultime collegate direttamente al data base del ministero degli Interni che gestirà direttamente le segnalazioni di veicoli denunciati o sospetti. Un network tecnologico che sarà gestito da control room operative posizionate nelle sedi della polizia municipale, questura, carabinieri e Guardia di finanza e che consentirà di supportare le forze dell’ordine nel garantire una maggiore sicurezza alla collettività, anche attraverso l’innalzamento dell’azione di deterrenza nei confronti degli episodi di inciviltà urbana e criminalità.
Da “normale” a “buona” amministrazione: già predisposta l’installazione delle telecamere
L’iniziativa è stata lanciata dal Comune de L’Aquila, in stretto coordinamento con prefettura e forze dell’ordine, e con la partnership tecnologica di Sicuritalia, prima azienda italiana della sicurezza con 17.500 dipendenti, oltre 100 mila clienti e un fatturato consolidato di 750 milioni di euro. Il progetto parte dalla gara Consip sulla videosorveglianza per la Pubblica amministrazione aggiudicata a giugno 2022 a cui il Comune dell’Aquila ha fatto accesso cogliendo in pieno le opportunità fornite dal Pnrr e dal relativo fondo complementare per le aree colpite dal sisma. Dopo poco più un anno i risultati sono tangibili ed è stata già predisposta l’installazione di quasi 1.000 telecamere sparse sul territorio, con un investimento da parte dell’amministrazione di circa 4 milioni di euro. Per completare il progetto ci vorranno circa 700 giorni, con il coinvolgimento di un team di specialisti, anche locali, già occupati nell’aggiornamento e nella riprogettazione del sistema attuale, che ha richiesto numerosi sopralluoghi in territorio particolarmente complessi. Da “normale” a “buona” amministrazione, verrebbe da dire, dove finalmente la tanto decantata “messa a terra” dei progetti del Pnrr è stata realizzata in tempi brevi e con la collaborazione proficua di istituzioni pubbliche e player privati.
Il sindaco Biondi: «Progetto senza precedenti»
«Il progetto è senza precedenti e punta a migliorare la qualità della vita con un impianto ad altissimo valore tecnologico utile anche allo sviluppo ulteriore dei sistemi di digitalizzazione nella nostra città, che vive una fase di piena rigenerazione. L’Aquila ha tutte le caratteristiche per rappresentare un punto di riferimento per le città medie interne d’Italia», ha commentato il sindaco Pierluigi Biondi, Fratelli d’Italia, nel riportare l’esperienza virtuosa del proprio comune sul piano nazionale.
Dall’Abruzzo arriva una sterzata “forte e gentile” sull’utilizzo dei fondi Pnrr, ancor più significativa se si pensa a quanto questo territorio sconti ancora le ferite del terremoto del 2009 che a 14 anni di distanza vedono L’Aquila ancora stretta tra macerie e orgoglio, tra resilienza e spirito di ricostruzione. Troppo spesso si cercano esempi virtuosi oltre i confini, quando invece basterebbe mettere da parte l’esterofilia e sbirciare nel proprio giardino. Qualcosa di buono ogni tanto si trova.