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Segue Google Maps e precipita da un ponte crollato, la famiglia fa causa
Il 30 settembre 2022 il 47enne Philip Paxson fu trovato morto annegato nel suo pick-up, ribaltato nel letto del torrente Snow Creek in Carolina del Nord dopo essere precipitato da un ponte crollato che non era stato segnalato su Google Maps. Per questo la famiglia dell’uomo ha fatto causa al colosso tecnologico.
Mancavano anche barriere o segnali di avvertimento per avvisare del pericolo
Paxson stava tornando a casa dal nono compleanno di sua figlia, quando seguendo le indicazioni di Google ha preso la via del ponte sul fiume Snow Creek, in realtà inagibile da una decina di anni. Né il ponte distrutto né la strada che conduce ad esso avevano barriere o segnali di avvertimento per avvisare gli automobilisti del pericolo, ha sottolineato la suocera su Facebook. Per questo, la famiglia ha fatto causa anche a una serie di società di gestione della proprietà privata responsabili del terreno in cui è avvenuto l’incidente e dei terreni circostanti.

Diversi utenti avevano tentato di segnalare a Google il ponte crollato
«Facciamo le più profonde condoglianze alla famiglia Paxson. Il nostro obiettivo è fornire informazioni di percorso accurate in Maps e stiamo esaminando questa causa», ha detto un portavoce di Google al Guardian. Gli avvocati dei Paxson sostengono che diverse persone avevano tentato di segnalare il ponte crollato a Google. Nella causa hanno incluso infatti la corrispondenza e-mail tra un residente di Hickory, che tentò di usare la funzione “suggerisci una modifica” nel 2020, per segnalare il problema all’azienda.
Ci sono state altre morti dopo segnalazioni errate da parte della app: i precedenti
Non si tratta del primo caso del genere. Nel 2020, un automobilista russo di appena 18 anni è morto congelato dopo che lui e un amico erano rimasti bloccati in un veicolo per una settimana, dopo aver seguito le indicazioni di Google Maps. Nel 2019, un camionista è precipitato da un dirupo nei pressi di Giacarta, in Indonesia, dopo aver seguito un percorso della app pensato però solo per le motociclette. Ancora prima, nel 2015, la 51enne Zohra Hussain era morta in un violento incidente stradale in Indiana dopo che suo marito, che stava seguendo il Gps integrato della sua vettura, era stato indirizzato verso un ponte demolito: un incidente molto simile a quello costato la vita a Philip Paxson.