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Secondo il segretario di Federbet «il 90 per cento dei calciatori scommette»
«Secondo me il 90 per cento dei calciatori scommette, e la cosa non mi sorprende affatto, ho parlato con tantissimi di loro. Hanno molto tempo libero, amano l’adrenalina, hanno spirito di competitività e hanno tanti soldi. E questo li rende molto inclini al gioco d’azzardo, è un problema enorme». Lo ha detto Francesco Baranca, segretario generale di Federbet, organizzazione internazionale che lotta contro le scommesse illegali nello sport, parlando ai microfoni della spagnola Cadena Ser.
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«Non parliamo di partite truccate, ma di scommesse»
Il problema è tornato d’attualità in Italia. Ma ciò che è successo con la Nazionale per Baranca è solo la punta dell’iceberg: «Se andiamo a vedere tutti i calciatori che scommettono, nella nazionale italiana o in un’altra andiamo a giocare voi e io. Negli ultimi 10 anni non è cambiato nulla». In ogni caso «non parliamo di partite truccate, ma di scommesse», ha specificato Baranca, evidenziato che (almeno per adesso) il caso che vede al centro Nicolò Fagioli, Sandro Tonali e Nicolò Zaniolo è molto diverso da altri che in passato hanno travolto il calcio italiano.
«Il profilo del calciatore è il più simile a quello del ludopatico»
«Il profilo del calciatore è il più simile a quello di un ludopatico e ora c’è bisogno di parlarne apertamente e di cambiare mentalità. Invece, purtroppo, dopo una settimana ce ne dimentichiamo tutti, la verità è questa», ha continuato Baranca. «Dovremmo parlare ogni settimana dei rischi che si corrono, e creare un vero codice etico: pensate al Newcastle, ha speso 80 milioni per Tonali e ora rischia di vederselo squalificare, che danno è per il club? Io direi enorme».