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Saltamartini, la vita al bistrot dopo l’addio alla Lega (ma occhio a Fratelli d’Italia)
«Tutto è pronto! Si inizia». È la nuova vita di Barbara Saltamartini, tre legislature alle spalle tra Popolo delle libertà e Lega, che, chiuse le porte della Camera, ha aperto agli inizi di luglio quelle del Bogart, bistrot nella città umbra di Terni. Un locale che, leggendo le cronache locali, potrebbe diventare luogo di ritrovo per gli iscritti e simpatizzanti di Fratelli d’Italia. Perché? Saltamartini, come detto, ha una lunga carriera politica alle spalle. Consigliera provinciale a Roma con Alleanza nazionale, poi alla Camera per tre legislature, tra Popolo della libertà, Nuovo centrodestra e infine l’approdo nella Lega di Matteo Salvini. Proprio per il Carroccio è stata commissaria del partito a Terni per poi mancare la rielezione in parlamento, anche a causa di una posizione in lista non benevola.
Quel brutto addio tra stima e fiducia svanite
Una delusione, che nonostante le smentite di rito, l’ha allontanata dal mondo leghista. «Sapere quando andare via è saggezza. Essere in grado di farlo è coraggio. Andare via a testa alta è dignità. E quel momento è arrivato… lo faccio non senza dispiacere, ma ormai consapevole che un ciclo si è chiuso. Politicamente e umanamente ho dato tutta me stessa a un progetto che oggi è ben diverso da quello a cui avevo aderito», aveva scritto su Facebook a dicembre 2022. «Non rinnego le scelte fatte, né l’impegno profuso… ma prendo atto che oggi il mio piccolo contributo non è più necessario. So che questa scelta susciterà le peggiori malelingue, ci sarà chi prontamente legherà questa mia decisione alla non elezione in parlamento, non importa. Chi mi conosce sa che mai ho agito o scelto per convenienza personale, anzi l’ho sempre fatto perché credevo fosse la cosa giusta anche quando tutti erano altrove e magari mi davano della folle. Oggi, dopo mesi di silenzio, è venuto meno quel rapporto di reciproca fiducia. Non screditerò chi fino a ieri ha avuto stima di me, né mi permetterò di giudicare certe scelte, non è questo il mio stile politico. Ma da oggi, da donna libera quale sono, scelgo di non rinnovare la tessera della Lega. Scelgo di proseguire la mia strada diversamente ma sempre e saldamente ancorata alle mie radici, a ciò in cui credo e per cui continuerò a battermi a prescindere dal ruolo, dalla tessera di partito, dalla professione».
La Lega a Terni è un calderone: scappano tutti
Stando a quanto si legge nelle cronache locali, la Lega ternana è un vero subbuglio. Sono lontani i fasti del quasi 30 per cento del 2018. Molti dei protagonisti di quella stagione si stanno allontanando dal Carroccio. Come Daniele Carissimi e l’ex sindaco di Attigliano Daniele Nicchi. E come proprio l’ex primo cittadino di Terni, Leonardo Latini, dato molto vicino proprio a Saltamartini. Da tempo si inseguono le voci di un passaggio di Saltamartini a Fratelli d’Italia (anche se in realtà sarebbe un ritorno a casa, visto gli esordi con An). E non sono in pochi che la incitano al cambio di casacca sulla sua bacheca Facebook. Si vedrà. Magari se ne parla davanti a un drink al Bogart.