Salario minimo, per la petizione online 100 mila firme in 24 ore

Il portale dedicato alla petizione online sul salario minimo ha raggiunto quota 100 mila firme già nelle prime 24 ore. Nonostante uno stop forzato a causa dei troppi accessi, il sito è stato preso d’assalto secondo fonti interne dei gestori. Il portale salariominimosubito.it ha riscosso un successo grande e inaspettato, considerato anche il lancio a ridosso di Ferragosto.

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Il sito con la petizione per il salario minimo è stato raggiunto da migliaia di persone: 100 mila le firme in 24 ore
Giorgia Meloni (Imagoeconomica).

Il sito lanciato dopo il confronto con Giorgia Meloni

La petizione è stata lanciata domenica 13 agosto, due giorni dopo il confronto tra i partiti d’opposizione e la premier Giorgia Meloni. Venerdì 11 agosto a partecipare sono stati Pd, M5s, Azione, Avs e +Europa. Il vertice con la presidente del Consiglio, però, non ha portato alle risposte sperate. Le opposizioni vogliono fissare a 9 euro l’ora la paga minima, ma il dibattito è acceso e la partita è stata rimandata di due mesi. Il governo ha intanto affidato uno studio al Cnel di Renato Brunetta. Non basta, per le opposizioni. I segretari dei partiti hanno così lanciato il sito. Elly Schlein, alla guida del Partito democratico, ha scritto: «Se pensi anche tu che in Italia sia necessario fissare un salario minimo, mettici la firma! Abbiamo bisogno del vostro supporto».

Il sito con la petizione per il salario minimo è stato raggiunto da migliaia di persone: 100 mila le firme in 24 ore
I deputati in aula per la discussione sul salario minimo il 3 agosto scorso (Imagoeconomica).

Portale inaccessibile per i troppi clic

E che la petizione sia un successo lo testimonia, paradossalmente, anche il crollo dei server. Domenica, intorno alle 12.30, il sito risultava inaccessibile. Ci sono volute diverse ore per rimetterlo online. L’obiettivo dei partiti d’opposizione è raggiungere il milione di firme e si cercherà il coinvolgimento degli italiani anche tramite banchetti e gazebo. Angelo Bonelli, co-portavoce di Europa Verde e deputato di Avs, ha sottolineato l’importanza del coinvolgimento di tutti: «Per i troppi accessi contemporanei era rimasta irraggiungibile per qualche ora, segno chiaro dell’innegabile successo dell’iniziativa».

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