Russia, un nipote di Kadyrov alla guida della filiale di Danone requisita dallo Stato

A seguito di un decreto firmato da Vladimir Putin, lo Stato russo ha preso il controllo della filiale di Danone, a capo della quale è stato posto il 32enne Yakub Zakriev, vice primo ministro della Cecenia e ministro dell’Agricoltura della Repubblica, nonché «caro nipote» del leader locale Ramzan Kadyrov. Un amico di lunga data di Putin è stato invece nominato direttore di Baltika, che produce birra per il gruppo Carlsberg, anch’essa posta sotto la «gestione temporanea» dello Stato.

Russia, nipote di Kadyrov alla guida della filiale di Danone requisita dallo Stato. Sotto il controllo russo anche un birrificio Carlsberg.
Yakub Zakriev e Ramzan Kadyrov.

Il nipote di Kadyrov e l’amico di Putin: i nuovi capi di Danone Russia e Baltika del gruppo Carlsberg

Scegliere Zakriev «come direttore generale di Danone Russia dimostra che i rappresentanti della squadra del presidente ceceno ed eroe della Russia Ramzan Kadyrov sono manager di talento e di successo», ha scritto su Telegram Akhmed Dudayev, ministro ceceno per la Politica nazionale, le relazioni estere e l’informazione. Zakriev è figlio di Zulai, una delle sorelle maggiori di Kadyrov. Per quanto riguarda Carlsberg, la Federazione Russa ha assunto il controllo della partecipazione dell’azienda danese nel birrificio Baltika, ponendovi a capo Taimuraz Bolloev, molto vicino non solo a Putin ma anche a Yuri e Mikhail Kovalchuk, oligarchi leali a Putin che, attualmente sottoposti alle sanzioni, avevano espresso interesse verso il birrificio, come riportato dal Financial Times. Bolloev, uomo d’affari di successo, era stato già presidente di Baltika dalla sua fondazione nel 1991 al 2004, rendendola azienda leader nel Paese. La sua nomina, per quanto non piovuta dal cielo, permetterà ai Kovalchuk di aggirare le sanzioni.

Russia, nipote di Kadyrov alla guida della filiale di Danone requisita dallo Stato. Sotto il controllo russo anche un birrificio Carlsberg.
Taimuraz Bolloev.

In base a una regola introdotta a inizio anno, la Russia può sequestrare i beni di aziende di «Paesi ostili»

Dall’invasione dell’Ucraina migliaia di aziende occidentali hanno lasciato la Federazione Russa. Da mesi Danone e Carlsberg erano in trattativa per vendere le loro attività in Russia: sulla base di una regola introdotta a inizio 2023, che consente al governo di sequestrare i beni di aziende di «Paesi ostili», le due aziende sono state poste sotto il controllo dell’agenzia russa Rosimushchestvo. La stessa cosa era successa ad aprile alla tedesca Uniper e alla finlandese Fortum.

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