Russia, incidente in un impianto per l’arricchimento dell’uranio: Mosca minimizza

Una persona è rimasta uccisa in un incidente avvenuto in un impianto di arricchimento dell’uranio a Novouralsk, nella regione russa degli Urali. Secondo quanto riportato da E1.ru, che cita fonti anonime, un centinaio di dipendenti sono stati portati in un vicino ospedale per controlli. Rosatom, l’azienda pubblica russa attiva nel settore dell’energia nucleare, ha dichiarato che non c’è alcuna minaccia per la salute, né per i dipendenti dello stabilimento, né per i residenti della zona.

Russia, incidente in impianto per l’arricchimento dell’uranio: Mosca minimizza. Rosatom: «Non ci sono pericoli per la popolazione».
L’incidente si è verificato a Novouralsk, negli Urali.

I livelli di radiazione nel sito e nell’area circostante sarebbero normali

Un portavoce dell’impianto di Urals Electrochemical Combine, sussidiaria di TVEL che a sua volta appartiene a Rosatom, ha spiegato che si sarebbe verificata la depressurizzazione di una bombola contenente esafluoruro di uranio impoverito, sostanza chimica utilizzata nel processo di arricchimento dell’uranio stesso. I livelli di radiazione nel sito e nell’area circostante sarebbero normali, ha dichiarato, citando in modo generico la presenza di «una vittima». Rosatom, che possiede l’impianto, ha spiegato che la forma impoverita del composto è meno radioattiva dell’uranio naturale e che non rappresenta una minaccia per la salute umana: «L’incidente è stato prontamente localizzato e non crea rischi per la popolazione. Il reparto è in fase di sanificazione. Il resto delle officine funziona in modo regolare».

Russia, incidente in impianto per l’arricchimento dell’uranio: Mosca minimizza. Rosatom: «Non ci sono pericoli per la popolazione».
Impianto per l’arricchimento dell’uranio (Getty Images).

L’impianto produce il 20 per cento dell’uranio arricchito a livello mondiale

Lo stabilimento produce il 50 per cento dell’uranio arricchito della Russia e circa il 20 per cento a livello globale. Oltre l’80 per cento della produzione dell’impianto dove si è verificato l’incidente è destinato all’esportazione: gli Stati Uniti fanno affidamento per un terzo del loro fabbisogno proprio sulla Federazione Russa, a seguito di un accordo del 1993 che fu visto come un gesto di de-escalation dopo la fine della Guerra Fredda. Situata nella oblast’ di Sverdlovsk, Novouralsk è una città chiusa, sottoposta cioè a particolari restrizioni d’accesso e di residenza e di segretezza.

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