Nella mattinata di mercoledì 9 agosto, almeno 38 persone sono rimaste ferite in seguito all’esplosione di un deposito di fuochi d’artificio situato all’interno dell’impianto ottico-meccanico di Zagorsk, nella cittadina di Sergiev Posad alle porte di Mosca. L’esplosione, ha riferito il servizio di emergenza russo, è stata provocata da un «fattore umano», mentre alcuni media – come Novaya Gazeta che cita il canale Telegram 112 – scrivono che «è stata causata da un drone».

Sabah saatlerinde Moskova’da Sergiev Posad bölgesindeki Zagorsk Optik ve Mekanik fabrikas?nda ya?anan patlama

Rus makamlar sabotaj iddias?n? yalanlad?. 17’si hastanede, 6’s? a??r, 47 ki?i yaraland? pic.twitter.com/z0KwQnYXZH

— Fahrettin Altay (@FahrettinAltay_) August 9, 2023

Le precisazioni del capo del distretto

Il capo del distretto Sergiev Posad ha precisato che l’esplosione è avvenuta in un hangar di 1.600 metri quadrati affittato da una ditta privata sul terreno della fabbrica. In un primo momento, il servizio di emergenza aveva annunciato che l’esplosione era originata nel locale caldaia dello stesso impianto ottico-meccanico.

Ledakan dahsyat terjadi di Sergiev Posad, utara Moskow, di wilayah pabrik optik dan mekanik Zagorsk.

Konon intensitas ledakannya sedemikian kuat sehingga jendela-jendela rumah pecah pic.twitter.com/uzDCJ0rRdJ

— SOFT WAR NEWS (@SoftWarNews) August 9, 2023