Russia, chiuso il procedimento penale contro la Wagner: consegnerà le attrezzature militari pesanti all’esercito

I mercenari del Gruppo Wagner consegneranno alle autorità russe le «attrezzature militari pesanti». Lo ha reso noto il ministero della Difesa russo in una nota. «Sono in corso i preparativi per il trasferimento dell’equipaggiamento militare pesante della Wagner alle unità attive delle forze armate», recita il testo. La notizia arriva a stretto giro da quella dell’archiviazione del procedimento giudiziario per rivolta armata avviato dopo la ribellione guidata da Yevgeny Prigozhin.

Russia, chiuso il procedimento penale contro la Wagner: consegnerà le attrezzature militari pesanti all’esercito.
Soldati della Wagner a Rostov sul Don (Getty Images).

La comunicazione del Servizio di sicurezza federale russo

La decisione di archiviare il procedimento giudiziario per rivolta armata è legata all’ordine dato alle truppe di fermare l’avanzata verso Mosca. Durante le indagini, spiega Servizio di sicurezza federale (Fsb) – citato dalla Tass – «è stato stabilito che i partecipanti alla rivolta hanno messo fine il 24 giugno alle loro azioni, finalizzate direttamente a commettere reato». Tenendo conto di questa e di altre circostanze rilevanti per le indagini, «l’autorità inquirente ha deciso il 27 giugno di adottare un provvedimento di archiviazione».

Russia, chiuso il procedimento penale contro la Wagner: consegnerà le attrezzature militari pesanti all’esercito.
Un carro armato del Gruppo Wagner a Rostov (Getty Images)

Un aereo di Prigozhin è atterrato in Bielorussia

Le due notizie sono state precedute dall’atterraggio di un aereo del leader del gruppo Wagner in Bielorussia. Lo riferisce il media indipendente di monitoraggio militare Belaruski Hayun, citando i dati di Flight Radar: alle 7.40 (ora locale) alla base militare dell’aeronautica di Machulischy, vicino a Minsk, ha toccato terra il jet Embraer Legacy 600 con il numero di coda RA-02795, che si ritiene appartenga proprio a Prigozhin, partito da Rostov sul Don.

Alle 7.58, aggiunge Belaruski Hajun, un altro business jet è arrivato alla base aerea di Machulischy da San Pietroburgo. Dopo due giorni di misteri e speculazioni, il 26 giugno Prigozhin ha diffuso un audio di 11 minuti sui suoi canali Telegram, nel quale ha detto che il motivo della sua ribellione non era la sua volontà di rovesciare il presidente Vladimir Putin ma bensì di impedire la distruzione del Gruppo Wagner.

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