Russell Brand, YouTube sospende la monetizzazione per il suo canale

Russell Brand è sempre più solo dopo le accuse di violenza sessuale da parte di quattro donne nel Regno Unito. YouTube ha deciso di sospendere la monetizzazione per il canale online del comico britannico che vanta oltre 6 milioni di iscritti. «Se il comportamento di un nostro creator danneggia gli utenti, i dipendenti oppure l’ecosistema in Rete, noi agiamo», ha spiegato un portavoce della piattaforma alla Bbc. Sebbene l’attore continui a dichiararsi innocente, parlando di aver avuto sempre «rapporti consensuali», anche la stessa emittente britannica ha iniziato a cancellare i suoi programmi dai servizi streaming. «Al momento sono al di sotto delle aspettative del pubblico», si legge in un comunicato ufficiale. «Rimuoviamo alcuni contenuti solo se abbiamo una giustificazione apposita per farlo». Eliminati una puntata del podcast di Joe Wicks e un episodio dello show QI con Brand come ospite.

LEGGI ANCHE: Russell Brand, chi è il comico inglese accusato di violenza sessuale

Russell Brand, sospesi la pubblicazione dei libri e i live show a teatro

In parallelo, anche la casa editrice Bluebird di Pam MacMillan ha deciso di sospendere il contratto per la pubblicazione di nuovi libri di Russell Brand. «Si tratta di accuse molto serie», ha spiegato un portavoce a The Bookseller. «Alla luce di esse, abbiamo deciso di congelare tutte le prossime uscite dell’artista». Non è dunque chiara la sorte della nuova versione di Recovery: Freedom from our Addictions, libro del 2018 che a maggio 2024 sarebbe dovuto tornare in libreria. Il Jerusalem Post ha invece sottolineato che il nome della star sparirà dall’antologia di poesie di Jeremy Corbyn, Poetry For The Many. Posticipata la data di uscita, originalmente prevista per il 14 novembre, al fine di cancellare la foto di Russell Brand dalla copertina e in parallelo rimuovere il suo intervento all’interno del volume.

Discorso simile anche per tutti i suoi prossimi spettacoli in teatro. Sospesi e rinviati a data da destinarsi i live show in programma al Theatre Royal Windsor, nel Berkshire, e le date successive a Wolverhampton e Plymouth. «Non ci piace farlo, ma confidiamo che capirete», ha spiegato a Deadline la ditta che avrebbe dovuto curare gli eventi. Già in corso le operazioni per il rimborso dei biglietti venduti. L’ultimo spettacolo di Russell Brand risale a sabato 16 settembre, poche ore dopo la pubblicazione delle accuse sul Times. «Vi amo», aveva detto al pubblico, che gli aveva riservato una standing ovation. «Ci sono alcune cose di cui ora non posso parlare, spero apprezzerete il fatto che vi dirò tutto a tempo debito».

Spunta fuori una vecchia intervista di Kristen Bell sul set di un film nel 2008

Mentre diverse donne, come ha confermato il Daily Mail, si stanno facendo avanti per accusare Russell Brand, è ritornata in auge una vecchia intervista dell’attrice Kristen Bell. Nel 2008 infatti i due condivisero il set del film Non mi scaricare, interpretando il ruolo di due fidanzati. «Non ha provato a prendermi in giro o infilarmi la mano nei pantaloni», disse Bell durante il tour promozionale. «Sapeva che lo avrei preso a calci». In un’altra apparizione davanti alla stampa, aggiunse di aver chiarito sin dal primo giorno la situazione, minacciandolo «se avesse provato qualsiasi cosa».

Sospesi anche i suoi spettacoli a teatro. Rimandata anche la pubblicazione dei libri nel Regno Unito. Le novità sul caso Russell Brand.
Kristen Bell assieme a Russell Brand nel 2008 (Getty Images).
Powered by WordPress and MasterTemplate