Ruffini, controlli incrociati sui conti correnti: «Già partiti, presto i risultati»

«Abbiamo spostato l’asticella in alto. Il nostro lavoro sarà valutato anche e soprattutto sull’incremento dei servizi telematici, sulla accelerazione dei rimborsi, sul contenzioso». Così ha dichiarato al Corriere della Sera il direttore dell’agenzia delle Entrate Ernesto Maria Ruffini. «All’obiettivo di recuperare 2,8 miliardi dall’evasione», spiega, si è arrivati «recuperando capacità operativa, grazie a un ambizioso piano di reclutamento di 11 mila funzionari».

Il direttore dell'agenzia delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini, riguardo ai controlli sui conti correnti ha dichiarato che presto ci saranno i primi risultati.
Ernesto Maria Ruffini, direttore Agenzia delle Entrate (Imagoeconomica).

Obiettivi affidati dal Pnrr: «Invio di oltre 3 milioni di lettere»

«La riduzione del tax gap» – dice ancora – «è un obiettivo condizionato da tanti fattori, non solo fiscali. Per quanto riguarda gli obiettivi affidati dal Pnrr all’Agenzia abbiamo ancora entro fine 2024 l’invio di oltre 3 milioni di lettere di compliance, per un incasso di 2,77 miliardi. La buona notizia è che li raggiungeremo interamente già a ottobre, con più di un anno di anticipo, avendo già realizzato il 99 per cento degli incassi». Rispetto a chi parla di «pizzo di Stato», Ruffini commenta: «L’Agenzia si limita ad applicare la legge. Oltre l’80 per cento del totale dell’evasione riguarda chi non presenta la dichiarazione dei redditi o la presenta in modo infedele; meno del 20 per cento, la cosiddetta evasione da versamento, cioè di chi presenta la dichiarazione, ma poi non salda quanto deve».

Il direttore dell'agenzia delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini, riguardo ai controlli sui conti correnti ha dichiarato che presto ci saranno i primi risultati.
Ernesto Maria Ruffini, direttore Agenzia delle Entrate (Imagoeconomica).

Controlli incrociati e conti correnti: «Presto i primi risultati»

Parlando dei controlli incrociati con l’anagrafe finanziaria, prosegue Ruffini, «È presto per fare previsioni, anche perché solo a maggio abbiamo completato le attività richieste dal Garante per la privacy. L’Archivio dei conti correnti è una risorsa fondamentale perché consente di intercettare, ad esempio, i soggetti con residenza fittizia all’estero ma che hanno conti correnti nel nostro Paese. Stiamo già partendo. E presto avremo i primi risultati». Per il direttore il fisco «non può essere amico del contribuente» e aggiunge: «Gli amici ce li scegliamo, non me li può dare la legge, gli amici stanno altrove. Il fisco può essere un corretto equo interlocutore, deve essere questo. Io non vorrei avere un fisco amico ma un fisco con cui interloquire in modo corretto».

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