Roma: morta dopo una cura ai fermenti lattici, la denuncia del compagno

«Ci sono responsabilità che attendiamo che vengano definite. Chiedo chiarezza. E ovviamente che sia fatta giustizia per Maria Grazia. Ho piena fiducia nei legali e negli organi giudiziari. I tempi sono quello che sono, lunghi. E io intanto rimango incredulo e continuo a pensare che mi sia successo qualcosa di inspiegabile, che non ha senso». Sono le parole di Matteo Callegaro compagno di Maria Grazia Di Domenico, la ragazza che nel maggio del 2021, a soli 27 anni, morì improvvisamente poco prima di sposarsi e di costruirsi una famiglia.

L’intervento e il decesso

In un’intervista rilasciata al quotidiano Repubblica, il giovane racconta come la sua vita sia cambiata dopo quel 24 maggio di due anni fa. «Ieri avremmo potuto festeggiare come una famiglia. Invece sono solo, nella casa dove abitavamo insieme», afferma ricostruendo quanto accaduto. La giovane perse la vita dopo un intervento alla clinica Santa Famiglia, dove si recò per sottoporsi alla conizzazione uterina, un’operazione considerata di routine della durata di 15-20 minuti che solitamente si effettua in day-surgery. Poche ore dopo, l’allora 27enne viene colta da forti dolori addominali. Oltre agli antibiotici, viene riportato, sono stati prescritti fermenti lattici. Trasferita prima al San Pietro e poi, in coma, al Gemelli, è morta pochi giorni dopo.

La prossima udienza

«Sognavamo di diventare genitori, da giugno saremmo stati a tutti gli effetti una famiglia, io e lei. Invece sono passato dal massimo della felicità alla disperazione totale, a sensi di vuoto, di lutto irrisolto. L’aspetto più difficile è fare i conti con l’assurdo, con l’assurdità di quello che è successo» ha riferito l’uomo. Attualmente c’è un processo penale in corso, attesa per gennaio la prossima udienza.

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