Regno Unito, nel 2024 un organismo anti-molestie nello spettacolo

Lucy Frazer, segretaria di Stato per il digitale, la cultura e i media nel Regno Unito, ha annunciato la nascita del CIISA, un organismo indipendente che vigilerà sulle denunce di molestie e bullismo nello spettacolo britannico. Attivo a partire dal 2024, era atteso da tempo, soprattutto alla luce del recente caso che ha coinvolto il presentatore Russell Brand, accusato di abusi e violenze da alcune ex partner. Acronimo per Creative Industries Independent Standards Authority, il CIISA accoglierà le denunce e indagherà personalmente in maniera confidenziale. «Chiunque deve sentirsi sicuro nell’ambiente di lavoro», ha spiegato Frazer in una nota riportata da Deadline. «Perché il settore rimanga ai vertici mondiali, occorre che l’industria si unisca per affrontare ogni discriminazione».

Denominato CIISA, indagherà sui casi tra cinema, musica e tv del Regno Unito. Soddisfatte star come Keira Knightley e Rebecca Ferguson.
Lucy Frazer fuori Downing Street (Getty Images).

Da Barbara Broccoli a David Puttnam, il sostegno delle star del Regno Unito

«L’organismo anti-molestie CIISA ha uno scopo molto chiaro», ha spiegato all’Hollywood Reporter Jen Smith, ex dirigente del British Film Institute nominato Ceo ad interim. «Bisogna rendere le industrie dello spettacolo un ambiente sicuro e confortevole per chi realizza film, prodotti televisivi, musica e teatro che tutti noi amiamo». Riferendosi ai recenti casi di cronaca, tra cui quello di Russell Brand, ha sottolineato come ci siano «prove schiaccianti della necessità di un organismo simile nel Regno Unito» che dovrà impegnarsi ad agire nel più breve tempo possibile. «Massimizzeremo il potenziale delle nostre aziende creative creando nuovi posti di lavoro», ha proseguito la sottosegretaria Frazer. «Solo così potremo restare ai vertici mondiali per molto tempo».

Denominato CIISA, indagherà sui casi tra cinema, musica e tv del Regno Unito. Soddisfatte star come Keira Knightley e Rebecca Ferguson.
L’attrice Keira Knightley ha manifestato il suo sostegno al CIISA (Getty Images).

Entusiaste anche le star britanniche di musica e cinema. Immediato infatti il sostegno di Keira Knightley, Stephen Graham e Ruth Wilson, ma anche di Varadu Sethu, Naomie Harris e Sule Rami. Si sono uniti poi la cantante Rebecca Ferguson, il regista David Puttnam e la produttrice Barbara Broccoli, nota per essere dietro le quinte della saga di James Bond. «Ho perso il conto di quante volte avrei voluto, negli ultimi 20 anni, potermi rivolgere a un organismo come il CIISA per consigli e supporto», ha ricordato Wilson. «Ci sono momenti estremi in cui avresti bisogno di un confronto esterno per raccontare cattivi comportamenti che si verificano sui set. Sono certa che avrà un valore inestimabile anche per molti colleghi». Ferguson, che in Italia raggiunse la vetta delle classifiche musicali con Nothing’s Real But Love, ha parlato di un «modo per fare la storia, incidendo positivamente sulla vita della gente».

Non solo Russell Brand, sotto accusa anche lo chef James Martin

Il caso che ha coinvolto il conduttore Russell Brand è solo l’ultimo di una lunga serie. A fine luglio infatti era finito nell’occhio del ciclone anche un altro volto noto del Regno Unito, lo chef James Martin, presentatore di vari programmi di cucina. In sei anni con la rete televisiva Itv avrebbe maltrattato più volte la sua troupe, costringendola a orari di lavoro impossibili tanto da spingere alcuni dipendenti alle lacrime. Come riporta Deadline, nel 2017 e nel 2018 si è reso protagonista di «svariati episodi di comportamento intimidatorio e inappropriato, nonché di bullismo». Sempre a luglio era finito su tutte le pagine di cronaca l’anchorman della Bbc Huw Edwards, che diede per primo in diretta l’annuncio della morte di Elisabetta II. È stato infatti accusato di aver pagato un ragazzo di 17 anni per inviargli foto sessualmente esplicite.

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