Regionali Sardegna, Alessandra Todde del M5s è la candidata del campo largo

Il campo largo prova a contrastare il centrodestra nelle prossime Elezioni Regionali in Sardegna candidando Alessandra Todde, attuale deputata del MoVimento 5 Stelle di cui è anche vicepresidente dal 2021. Una scelta di primo piano dunque, visto il curriculum della pentastellata che ha ricoperto i ruoli di sottosegretaria di Stato al ministero dello Sviluppo economico nel governo Conte II e quello di viceministra dello Sviluppo economico nell’esecutivo di Mario Draghi. A sostegno di Todde c’è, naturalmente, il M5S così come il Partito democratico, mentre va registrato il mancato assenso da parte degli indipendenti di Liberu, di +Europa e dei Progressisti dell’ex sindaco di Cagliari Massimo Zedda.

Contro la candidatura di Todde Liberu, +Europa, i Progressisti di Zedda e Base Sardegna

I no alla candidatura di Alessandra Todde nelle Regionali in Sardegna sono arrivati per una mancata condivisione del metodo adottato per la sua scelta. Liberu, +Europa, i Progressisti di Massimo Zedda, ex sindaco di Cagliari,così come Base Sardegna dell’ex deputato di Centro democratico Roberto Capelli, lamentano una selezione imposta dall’alto, da Pd e M5S, con un accordo che sarebbe stato raggiunto a Roma solo da Elly Schlein e Giuseppe Conte senza il coinvolgimento di tutte le forze che, potenzialmente, potrebbero convivere nel campo largo. Questa versione è stata più volte smentita dai democratici e dai pentastellati.

Elly Schlein e Giuseppe Conte, segretari di Pd e M5S
Elly Schlein e Giuseppe Conte, segretari di Pd e M5S (Imagoeconomica).

I Progressisti potrebbero candidare Renato Soru

Fatto sta, però, che i Progressisti potrebbero scegliere di supportare un’altra candidatura, quella dell’ex presidente della Regione ed ex segretario dem sardo Renato Soru che, nei mesi scorsi, aveva chiesto delle primarie per la scelta di un candidato comune. Alle stesse avrebbe potuto prendere parte anche il sindaco di Quartu Sant’Elena, Graziano Milia del Pd. «Constatiamo il restringimento del perimetro del campo, sempre meno largo e sempre più conflittuale, esternamente ed internamente alle forze politiche che lo compongono. Non accorgersi di questo sarebbe miope e sbagliato», hanno commentato i Progressisti.

Massimo Zedda dei Progressisti
Massimo Zedda.

Todde: «Dobbiamo ricucire, le destre si battono con la massima compattezza»

Il campo è, dunque, largo solo in parte, con la solita lotta interna che potrebbe penalizzare tutte le candidature di centrosinistra. Ne è convinta anche Todde che subito dopo l’annuncio della sua candidatura ha sottolineato la necessità di unità e compattezza per battere le destre. «Sono emozionata, sono contenta, credo che oggi sia un giorno fondamentale per proseguire con questo campo progressista», ha dichiarato, «sono orgogliosa di rappresentare questa coalizione. Abbiamo necessità di costruire assieme la migliore proposta possibile per permettere ai sardi di spazzare via la peggiore giunta regionale che la Sardegna ha avuto negli ultimi anni. Non ho mai creduto nelle donne e negli uomini soli al comando e non comincerò oggi. Siamo una squadra e lavoreremo da squadra nel solco dell’unità e della condivisione». Poi l’invito agli elettori e alle altre forze del centrosinistra: «Da domani mattina saremo fuori per parlare con i sardi e convincere ogni persona, strada per strada, che noi siamo l’alternativa migliore al peggior governo che la Sardegna abbia mai avuto. Dobbiamo ricucire con tutti, dobbiamo essere aperti, inclusivi e dialoganti perché le destre si battono con la massima compattezza e la massima unità e credo potremo essere convincenti».

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