Recuperati tutti e 10 i corpi delle persone che viaggiavano sul jet di Prigozhin

I 10 corpi delle persone che viaggiavano sul jet privato – un Embraer Legacy 600 – del gruppo Wagner precipitato nella regione russa di Tver sono stati tutti recuperati. I resti rinvenuti sono carbonizzati e per le conferme definitive occorrerà attendere il test del Dna per l’identificazione. «Il capo del gruppo Wagner, eroe della Russia e vero patriota, Yevgeny Viktorovich Prigozhin, è morto a causa delle azioni dei traditori della Russia. Ma anche all’Inferno sarà il migliore! Gloria alla Russia!», si legge su Grey Zone. Con lui ha perso la vita il comandante militare della Wagner, Dmitry Utkin, ha confermato Rosaviatsia, l’Agenzia federale russa per il trasporto aereo.

L’impatto con i proiettili della contraerea

L’aereo su cui si trovava Prigozhin, scomparso dai radar alle 18.20 ora locale (le 17.20 in Italia) di mercoledì 23 agosto, è precipitato vicino al villaggio di Kuzhenkino. Grey Zone ha diffuso un video in cui si vede il jet precipitare verticalmente mentre dalla carlinga si sprigiona un denso fumo. Nel cielo blu si nota un altro sbuffo di fumo bianco, che secondo la stessa fonte sarebbe stato prodotto dall’impatto di uno o più proiettili della contraerea contro il velivolo.

Podolyak: «Putin non perdona nessuno»

«E’ ovvio che Putin non perdona nessuno», ha scritto su X il consigliere presidenziale Mykhailo Podolyak. Per poi aggiungere che «l’eliminazione dimostrativa di Prigozhin e del comando Wagner due mesi dopo il tentativo di golpe è un segnale di Putin alle élite russe in vista delle elezioni del 2024. Attenzione! La slealtà equivale alla morte».

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