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Rania di Giordania contro il «doppio standard» dell’Occidente sulla guerra Israele-Hamas
«Nelle ultime settimane abbiamo assistito a un lampante doppio standard. Dopo il 7 ottobre il mondo si è subito schierato con Israele e il suo diritto a difendersi e condannato l’attacco» di Hamas, senza fare lo stesso con i missili di Tel Aviv che hanno fatto migliaia di vittime civili nella Striscia di Gaza. Lo afferma la regina Rania di Giordania in un’intervista alla Cnn, sottolineando come in Medio Oriente ci sia «shock e delusione di fronte alla reazione del mondo alla catastrofe che sta accadendo».

Rania di Giordania contro «l’apartheid di Israele»
«Nelle ultime due settimane abbiamo visto il silenzio del mondo», ha detto Rania di Giordania. «Ed è un silenzio assordante, che per molti nella nostra regione rende complice il mondo occidentale», ha continuato, denunciando «l’apartheid di Israele contro i palestinesi», da tempo oppressi dallo Stato ebraico. «È la prima volta nella storia moderna che vediamo tanta sofferenza umana e il mondo non chiede un cessate il fuoco». E poi: «Ci viene detto che è sbagliato uccidere una famiglia, un’intera famiglia, sotto la minaccia delle armi, ma va bene bombardare i civili di Gaza? Voglio dire, qui c’è un evidente doppio standard».

Si avvicina a 6 mila il bilancio dei morti nella Striscia di Gaza
L’esercito israeliano ha detto di avere come obiettivo i miliziani di Hamas e di voler smantellare l’organizzazione terroristica palestinese, accusando i suoi combattenti di nascondersi nelle infrastrutture civili, usando gli abitanti della Striscia come scudo: dal 7 ottobre sono quasi 6 mila le vittime dei raid israeliani. «Come mamma, ho visto madri palestinesi che devono scrivere i nomi dei loro figli sulle loro mani, perché le probabilità che vengano bombardate a morte sono molto alte», ha detto Rania: «Voglio solo ricordare al mondo che le madri palestinesi amano i loro figli tanto quanto qualsiasi altra mamma al mondo».