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Raisi ai leader musulmani: «Tutti devono decidere da che parte stare»
Dopo le notizie sull’assedio agli ospedali della Striscia, in particolare all’al-Shifa, nelle ultime ore, Israele ha annunciato che il corridoio umanitario che dal Nord della Striscia porta a Sud sarebbe rimasto aperto fino alle 16, per consentire alla popolazione di mettersi in salvo. Intanto, il leader di Hezbollah Nasrallah ha fatto le prime dichiarazioni nel pomeriggio di sabato 11 novembre, mentre a Riad si è tenuto il vertice Oci-Lega Araba a margine del quale si è svolto il colloquio tra il presidente iraniano, Ebrahim Raisi, e l’erede al trono saudita, Mohammed bin Salman.
Raisi, Stato palestinese dal fiume al mare unica soluzione
«L’unica soluzione a questo conflitto è la resistenza continua contro l’oppressione israeliana fino alla creazione dello Stato palestinese dal fiume al mare». Lo ha detto il presidente iraniano Ibrahim Raisi al vertice dei leader arabi e musulmani in corso a Riad. «Oggi tutti devono decidere da che parte stare», ha aggiunto, invitando ad armare i palestinesi. Raisi ha chiesto anche sanzioni, un boicottaggio energetico contro Israele e che siano inviati ispettori internazionali presso gli impianti nucleari israeliani.
Nasrallah, continueremo a mettere pressione a Israele
«Continueremo a mettere pressione a Israele tenendo aperto il fronte di guerra col nemico israeliano dal sud del Libano». A dichiararlo il leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah. «L’Iran sostiene chiaramente la resistenza (anti-israeliana) e questo ora è chiaro a tutti. La sostiene con denaro, mezzi, armamenti e la sostiene politicamente. Nonostante le minacce degli Stati Uniti, l’Iran continua a sostenere tutti i movimenti di resistenza nella regione», ha aggiunto. Nel suo secondo discorso pubblico, trasmesso in diretta tv, dall’inizio della guerra in Medio Oriente, il leader di Hezbollah ha inoltre affermato che «Il nemico ha mostrato la sua vera natura. Uno degli obiettivi principali del nemico (israeliano) va oltre la vendetta. Vogliono sottomettere i palestinesi, i libanesi e tutte le popolazioni della regione».
Ucciso comandante Hamas, nascosto in una scuola
In un raid, l’esercito israeliano – su indicazioni dell’intelligence e delle truppe sul terreno – ha ucciso Ahmed Siam, comandante di compagnia del Naser Radwan Company di Hamas. Lo ha fatto sapere il portavoce militare ricordando che due giorni fa era stato annunciato che Siam teneva come ostaggi circa 1.000 abitanti di Gaza nell’ospedale Rantisi e aveva impedito loro di evacuare verso sud. «Siam» – ha specificato – «è stato ucciso mentre si nascondeva all’interno della scuola Al Buraq insieme ad altri terroristi» e questo dimostra «ancora un volta l’uso di Hamas dei civili come scudi umani a fini di terrorismo».