Raid aerei a Gaza, Hamas diffonde un video con bambini israeliani in ostaggio

Israele ha dato due ore di tempo per evacuare l’ospedale di Al Awda, dove il personale di Medici senza frontiere stava ancora «curando pazienti». A scriverlo è Msf in un tweet, condannando «il continuo spargimento di sangue indiscriminato e gli attacchi all’assistenza sanitaria a Gaza», aggungendo: «stiamo cercando di proteggere il nostro personale e i nostri pazienti».

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Netanyahu: «È solo l’inizio»

«Quel sabato maledetto resterà scolpito nella storia di Israele. Non lo dimenticheremo». Sono le parole del premier israeliano Benyamin Netanyahu, che ha aggiunto: «Stiamo colpendo i nostri nemici con una forza senza precedenti. I nostri nemici hanno iniziato a pagare il prezzo, non sanno cosa avverrà, è solo l’inizio. Distruggeremo e sradicheremo Hamas, arriveremo alla vittoria». Netanyahu, che ha parlato dopo l’inizio del riposo sabbatico, ha confermato il sostegno a Israele da parte del presidente Usa Joe Biden e altri leader mondiali. «Usciremo da questa guerra più forti», ha concluso.

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Raid nella Striscia di Gaza

Come reso noto dall’Idf sul proprio canale Telegram, le Forze di difesa israeliane stanno conducendo raid aerei su vasta scala su obiettivi terroristici appartenenti ad Hamas nella Striscia di Gaza. Si è trattato anche di raid che hanno coinvolto “forze di fanteria e corazzate”.

Il video di Hamas con bambini in ostaggio

In un video pubblicato da Hamas, la cui autenticità non è ancora verificabile, i miliziani armati si mostrano con in braccio diversi bambini israeliani in ostaggio. Si vede anche un neonato cullato in una carrozzina. L’organizzazione sostiene di aver girato le immagini in un kibbutz nel primo giorno dell’assalto.

Il Cile con Lula contro i bombardamenti a Gaza

Il governo del Cile si è unito alla preoccupazione del presidente del Brasile, Luiz Inacio Lula da Silva, per la situazione umanitaria nella striscia di Gaza chiedendo «l’immediata cessazione dei bombardamenti indiscriminati» e «l’apertura urgente di un corridoio umanitario che permetta ai rifornimenti essenziali di raggiungere la popolazione e all’evacuazione dei feriti». Si legge così nella nota del ministero degli Esteri che termina con «un appello alle parti in conflitto a rispettare il diritto internazionale umanitario e i diritti umani, tutelando l’intera popolazione civile, sia in Israele che in Palestina, senza distinzione di nazionalità, origine o credo religioso».

L’ultimatum per i palestinesi

Il portavoce in lingua araba delle forze armate, Avichay Adraee, ha fatto sapere che i palestinesi avevano tempo fino alle 20.00 (le 19 in Italia) per spostarsi a sud della Striscia. La mossa – secondo i media – indica che l’esercito si sta preparando per una massiccia operazione nel nord della Striscia. In un primo tempo l’esercito aveva dato 24 ore di tempo ai palestinesi per spostarsi da nord a sud. «Se siete preoccupati per voi e i vostri cari, dovreste andare a sud». Il ministero dell’Interno di Hamas a Gaza ha invitato la popolazione del nord della Striscia a non muoversi dalle proprie case definendo l’annuncio dell’esercito di Israele «propaganda».

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