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Putin è arrivato in Cina per l’incontro con Xi Jinping
Il presidente russo Vladimir Putin è arrivato in Cina. Il capo del Cremlino, il cui aereo è atterrato all’aeroporto di Pechino martedì 17 ottobre intorno alle 9.30 locali, è impegnato nella sua prima missione presso una grande potenza globale dal mandato d’arresto emesso nei suoi confronti dalla Corte penale internazionale per presunti crimini di guerra in Ucraina. Il leader russo vedrà l’omologo Xi Jinping, capo di stato incontrato più di 40 volte negli ultimi 10 anni. Secondo quanto riferito dal canale in lingua inglese Cgtn, parte del network pubblico cinese Cctv, Putin è stato invitato a partecipare, quale ospite d’onore, al terzo forum sulla Belt and Road Initiative in programma martedì 17 ottobre e mercoledì 18 a Pechino. Nell’annuncio fatto lunedì 16 da Mosca, Putin ha previsto per mercoledì 18 il bilaterale con Xi allo scopo di rafforzare i legami bilaterali e un’amicizia personale «senza limiti». A dispetto dell’invasione dell’Ucraina che ha gettato la Russia nell’isolamento internazionale. Durante i colloqui «sarà prestata particolare attenzione alle questioni internazionali e regionali», si legge in un documento inviato dalle due diplomazie.
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L’incontro tra diplomazia, sviluppo economico e i due conflitti
Gli osservatori si aspettano poche sorprese dalla visita del leader russo in Cina, considerando l’incontro con Xi piuttosto come un gesto simbolico atto a manifestare il sostegno di Pechino a Mosca. Tra gli argomenti che i due capi di Stato hanno in previsione di affrontare ci sarà anche la stretta dipendenza russa da un punto di vista economico e diplomatico verso il Dragone. Oltre alla guerra contro l’Ucraina, tra i dossier nell’agenda dei due leader non potrà mancare il conflitto tra Israele e Hamas, su cui Putin punta a rompere l’isolamento internazionale proponendosi come mediatore, visti i rapporti vantati con i leader del mondo islamico. La Cina, come la Russia, ha un rapporto stretto con l’Iran, dove la leadership clericale sostiene sia Hamas sia Hezbollah, il gruppo militante libanese che potrebbe aprire un secondo fronte contro Israele. Quest’anno Pechino ha già mediato un’intesa tra gli ex nemici regionali Iran e Arabia Saudita, tornati ad avere relazioni normali dopo un decennio di aspre tensioni.