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Puglia, per Ferragosto i lidi vietano il cibo da casa: protestano i bagnanti
La calda estate italiana prosegue e alla vigilia di Ferragosto è tempo per una nuova polemica. In Puglia molte strutture balneari hanno deciso di vietare l’ingresso con cibo acquistato o cucinato all’esterno. Ogni accesso è rigorosamente controllato, e c’è anche chi chiederebbe di poter guardare all’interno delle borse. Molti bagnanti però non ci stanno e protestano.
D’Urso: «Non possono farlo»
Su Repubblica si legge il punto di vista di Dario D’Urso, avvocato e attivista del Codacons a Bari: «Semplicemente non lo possono fare. Non ne hanno l’autorità e se per questa stagione ormai è tardi, perché i tempi della burocrazia non ci consentirebbero di intervenire in tempo utile, dall’anno prossimo diffideremo chiunque si azzardi a proibire ai bagnanti di accedere al demanio con il proprio cibo». Il legale parla anche dei rincari: «Alla fine, però una semplice domenica al mare per una famiglia barese costa intorno ai 250-300 euro. E questo perché non si sono posti limiti ai privati, che ti fanno pagare fino a 25 euro un’insalata e lasciano sempre meno spazio alle spiagge libere, nonostante paghino canoni concessori esigui. Se poi si mettono anche a vietare di portare da mangiare ai bagnanti, davvero si supera ogni limite».
I gestori: «Ci fidiamo del buon senso della gente»
A parlare sul quotidiano sono anche i gestori. Michele Colella, direttore del Lido Calarena, racconta: «Picnic e tavolate non sono possibili, qui da noi. Però se uno si porta il cibo porzionato, la piccola borsa frigo o la bibita chiudiamo un occhio». E parla di tolleranza anche Resi Tassiello del Maredentro, a Bari: «Ci si fida del buon senso della gente. Ma tolleriamo giusto il panino e l’acqua, anche perché dentro c’è il ristorante».
L’ordinanza dell’assessorato regionale: «Sì agli alimenti»
E intanto c’è chi richiama un’ordinanza balneare dell’assessorato al Demanio della Regione Puglia. Nel documento si sottolinea il divieto di «accendere fuochi o fare uso di fornelli ed allestire pic-nic con tavolini e sedie in aree non allo scopo riservate». Ciò nonostante «è sempre consentito, sulle spiagge e sulle aree demaniali, introdurre alimenti specifici e/o dispositivi medici di emergenza negli opportuni contenitori (es. borse termiche) nonché consumare alimenti/bevande, anche se non acquistati in loco».