Prigozhin torna sui social e attacca i media di Mosca

Secondo un blog legato a Novaya Gazeta, Yevgeny Prigozhin si sarebbe fatto vivo dopo giorni di silenzio attaccando i media russi che, ultimamente, hanno diffuso le immagini della sua abitazione perquisita, mostrando il lusso in cui viveva. «Leggere i giornali, sentire le storie in tv, mi fa stare molto male, i bastardi della tv, che ieri ammiravano i ragazzi della Wagner, ora stanno versando ogni tipo di veleno…Ricordate che non sono stati i vostri figli a combattere nelle nostre file, non sono stati i vostri figli a morire, ma voi, bastardi, state facendo audience con storie come questa». Il blog fa riferimento a un imprecisato canale della Wagner, tuttavia l’account Telegram ufficiale della compagnia militare privata risulta inattivo.

Prigozhin attacca i media di Mosca: «Bastardi, ricordate che non sono stati i vostri figli a combattere e morire nelle nostre file».
Vladimir Putin (Getty Images).

Il capo della Wagner sarebbe tornato in Russia

Le sorti di Prigozhin si sono intanto arricchite di un nuovo colpo di scena. Il capo del gruppo Wagner, che a giugno ha inscenato una ribellione contro la leadership militare del Cremlino sarebbe infatti tornato in Russia. Lo ha dichiarato Alexander Lukashenko, il quale in precedenza aveva fatto sapere che Prigozhin si trovava in Bielorussia, dove era arrivato dopo la sua opera di mediazione con Vladimir Putin. Il fondatore di Wagner non è ancora apparso in pubblico dalla fine della rivolta.

Prigozhin attacca i media di Mosca: «Bastardi, ricordate che non sono stati i vostri figli a combattere e morire nelle nostre file».
Alexander Lukashenko (Getty Images).

Il Cremlino mostra indifferenza per le sorti di Prigozhin

Da parte sua il Cremlino non sta seguendo gli spostamenti di Prigozhin. E non ha intenzione di farlo, secondo quanto dichiarato dal portavoce presidenziale Dmitry Peskov alla stampa russa. Incertezza non solo sul fondatore, ma anche sui soldati del gruppo Wagner, che non avrebbero ancora cominciato a trasferirsi in Bielorussia. Sembra addirittura che che un folto gruppo di wagneriti abbia lasciato la Repubblica Centrafricana e sia arrivato a Mosca: la notizia, che arriva da fonti straniere, è stata però fermamente smentita dal governo di Bangui.

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