Prigozhin: la prima foto dopo l’ammutinamento, scattata in un campo militare in Bielorussia

Un canale Telegram legato al gruppo Wagner ha pubblicato quello che potrebbe essere (il condizionale è d’obbligo) il primo scatto di Yevgeny Prigozhin dopo il fallito ammutinamento di fine giugno. La fotografia ritrae il fondatore della milizia paramilitare in una tenda da campo ad Asipovichy in Bielorussia, dove oggi i suoi mercenari stanno addestrando le forze territoriali locali.

Prigozhin: la prima foto del capo della Wagner dopo l’ammutinamento, scattata in un accampamento in Bielorussia.
Yevgeny Prigozhin.

Ci sono dubbi sull’autenticità dello scatto: potrebbe essere un fotomontaggio

Lo scatto ritrae Prigozhin seduto su una branda, in mutande e una maglietta color khaki, il braccio destro alzato in segno di saluto. La foto sarebbe stata scattata alle ore 7.24 del 12 luglio. Secondo altri canali Telegram, però, l’immagine sarebbe stata scattata il 12 giugno, ovvero prima del fallito ammutinamento della Wagner contro Mosca. Non è solo la data a creare dubbi: Prigozhin ha l’anulare della mano sinistra mutilato e proprio quella mano, nello scatto, è nascosta da uno zainetto. Potrebbe dunque trattarsi di un sosia o di un fotomontaggio.

Prigozhin: la prima foto del capo della Wagner dopo l’ammutinamento, scattata in un accampamento in Bielorussia.
Yevgeny Prigozhin nella foto che dovrebbe essere stata scattata in Bielorussia il 12 luglio.

I soldati della Wagner stanno addestrando in Bielorussia le forze locali

Se al momento non è dato sapere dove si trovi Prigozhin, se davvero in Russia come ha detto Aelxander Lukashenko, oppure ancora in Bielorussia, dove era riparato dopo la rivolta, i mercenari della Wagner (che hanno consegnato armi e munizioni all’esercito russo) hanno iniziato ad addestrare soldati dell’esercito di Minsk ad Asipovichy, a una novantina di chilometri dalla capitale, dopo aver lasciato la Russia. Lo ha comunicato il ministero della Difesa bielorusso. La scorsa settimana i servizi di sicurezza russi, con l’obiettivo di screditarlo, hanno diffuso una serie di selfie di Prigozhin, scattati mentre indossava vari travestimenti (barbe finte, parrucche e occhiali dalla montatura spessa) durante i suoi viaggi nei Paesi africani e mediorientali dove opera la Wagner.

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