Presidio dei lavoratori La Perla a Roma: «Ci avete lasciato senza mutande»

Un centinaio di lavoratrici e lavoratori di La Perla sono in presidio a Roma davanti al ministero delle Imprese e del made in Italy. Nello striscione si legge la scritta: «Ci avete lasciato senza mutande». Dalla manifestazione, a sostegno del tavolo ministeriale sul marchio di corsetteria bolognese, si alzano canti tradizionali riadattati a sostegno della vertenza come Romagna mia che diventa: La Perla mia, la Perla in fiore, tu sei la vita, tu sei passione, quando ti penso vorrei restare fino alla pensione qui a lavorare. C’è spazio anche per la musica pop con La Perla special, sulle note dei Lunapop, che ha molti problemi.

«Ci sentiamo presi in giro»

«Noi ci sentiamo presi in giro dai capoccia silenziosi che non si presentan mai» – intona un gruppo di lavoratrici – «e ci rendono nervosi. La Perla non va, le promesse son tante però se tu sganci che cosa succederà? Che la Perla un futuro lo avrà e risorgerà, risorgerà». La Uiltec Emilia Romagna ha dichiarato su Facebook: «Abbiamo bisogno di risposte definitive per questa azienda che rappresenta un pezzo storico della moda e dell’industria italiana. Un’azienda che da troppo tempo è in balia di scelte imprenditoriali poco responsabili». Al tavolo sono convocati i rappresentanti dell’azienda, di proprietà del fondo Tennor, controllato dal finanziere tedesco Lars Windhorst, delle parti sociali e i sindacati per fare il punto sulla crisi dell’azienda. La Perla ha pagato gli stipendi di luglio in ritardo, solo negli ultimi giorni e a breve dovrebbe versare quelli di agosto.

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