Premi Nobel, cos’è la regola del tre e perché bisogna eliminarla

Con la vittoria di Drew Weissman e Katalin Karikó nella Medicina, è iniziata la settimana dei Premi Nobel 2023. Fino al 9 ottobre infatti le menti più brillanti del pianeta otterranno un riconoscimento, il più ambito dagli scienziati, per essersi distinti in una particolare branca della ricerca. Istituiti dal chimico e imprenditore svedese Alfred Nobel, presentano un regolamento molto selettivo e, in alcuni punti, non del tutto esente da critiche e difetti. È il caso di una particolare direttiva, nota come “regola del tre”, secondo cui ogni ricerca deve presentare al massimo tre autori, pena l’esclusione. «È un vero grattacapo», ha spiegato alla Cnn Peter Brzezinski, segretario del comitato del Nobel per la Chimica. «Bisogna identificare un numero limitato di scienziati, altrimenti non possiamo proprio proporre lo studio all’Accademia». Una questione spinosa che, alla luce degli studi più recenti, sta diventando sempre più un problema da risolvere.

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Premi Nobel, come si identificano i tre scienziati da candidare

La regola del tre, come si legge sul sito ufficiale del Nobel, fa parte delle ultime volontà del fondatore scritte in un testamento. «In nessun caso, un premio può essere condiviso fra più di tre persone». Unica eccezione è il riconoscimento per la pace, che può essere assegnato a un’organizzazione. Sebbene non siano spiegate le ragioni di tale direttiva, alcuni scienziati hanno espresso perplessità circa il suo mantenimento in un’epoca in cui la collaborazione fra università e ricercatori è fondamentale per il raggiungimento di un obiettivo. «Già da tempo l’immagine di uno studioso che grida “Eureka!” è svanita», ha sottolineato il fisico britannico ed ex direttore della Royal Society Martin Rees. «Le scoperte possono anche essere frutto di più team».

Per volere del fondatore dei Premi Nobel, per ogni ricerca possono vincere solo tre scienziati. Una regola che ha causato spesso problemi.
Il busto di Alfred Nobel, fondatore dei Premi che portano il suo nome (Getty Images).

«Siamo di fronte a un ostacolo importante, in quanto la scienza è sempre in enorme trasformazione», ha proseguito il dottor David Pandlebury dell’Institute for Scientific Information del Clarivate, che identifica gli individui «degni del Nobel». Eppure, come ha spiegato alla Cnn, non ci sono piani per una modifica del regolamento. Nella storia dei premi, diverse occasioni hanno messo in risalto i difetti della regola del tre. Il caso più eclatante risale al 2017 con il Nobel per la Fisica. Vinsero Rainer Weiss, Barry Barish e Kip Thorne per la loro ricerca sulle onde gravitazionali. Eppure la scoperta era frutto di oltre mille articoli di altrettanti autori differenti. Un caso che si è riproposto nel 2022 per la Medicina, dove vinse Svante Paabo per i suoi studi sulla paleogenetica. Come decretare i tre più meritevoli? «Cerchiamo i contributi più importanti e le menzioni più numerose», ha concluso Brzezinski.

Per volere del fondatore dei Premi Nobel, per ogni ricerca possono vincere solo tre scienziati. Una regola che ha causato spesso problemi.
Rainer Weiss, Barry Barish e Kip Thorne, vincitori del Nobel per la Fisica nel 2017 (Getty Images).

Dalla Fisica alla Pace, il calendario delle assegnazioni

Gli annunci dei Premi Nobel 2023 proseguiranno fino a lunedì 9 ottobre. Dopo l’esordio con la Medicina o Fisiologia del 2 ottobre, martedì 3 toccherà alla Fisica, mentre il giorno seguente sarà il turno della Chimica. Il calendario proseguirà poi giovedì 5 ottobre con il riconoscimento per la Letteratura, mentre venerdì 6 si conoscerà il vincitore del Nobel per la Pace. Ultimo annuncio sarà il riconoscimento per l’Economia, per cui bisognerà attendere lunedì 9. Ogni assegnazione arriverà alle 11.45 ora italiana, corredata da un post sulle pagine social ufficiali.

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