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Ponte sullo Stretto, il procuratore di Reggio Calabria: «Massima attenzione»
Sul Ponte sullo Stretto di Messina ci sarà «la massima attenzione» da parte degli uffici della procura di Reggio Calabria. A dichiararla è stato il procuratore Giovanni Bombardieri, intervenuto in audizione davanti alla Commissione parlamentare antimafia. Alcuni componenti, infatti, gli hanno rivolto domande riguardo al rischio di infiltrazione della ‘ndrangheta durante i lavori per la realizzazione dell’opera.
Il procuratore: «Grande attenzione»
Bombardieri ha risposto: «Io non faccio riferimento specifico al ponte, ci mancherebbe. Parlo di un’opera pubblica in generale, qualunque possa essere. Sicuramente non si può bloccare la realizzazione di un’opera per il pericolo che questa possa essere oggetto di appetiti da parte della ndrangheta. Ciò che é necessario è riservare grande attenzione alla gestione di quel flusso finanziario che è destinato a quell’opera pubblica. Perché è lì che si può intervenire a tutela dell’economia sana e dell’investimento che lo Stato deve necessariamente fare».
Salvini: «Costerà meno della metà del rdc»
Appena due giorni fa, il 10 settembre, è stato il ministro delle Infrastrutture e vicepremier Matteo Salvini a parlare nuovamente del ponte sullo Stretto. Ha dichiarato che «costerà 11-12 miliardi, una cifra ragionevole». Poi ha sottolineato che si tratta di «una cifra che è meno della metà di quello che è costato finora il reddito di cittadinanza». E ha proseguito: «Il ponte sarà l’opera più importante dell’inizio del secolo ventunesimo. Sarà un biglietto da visita straordinario di questo governo e dell’Italia». La partenza? «L’anno prossimo. I soldi? Ci sono».
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