Pogba positivo a causa di un integratore comprato in America

A tradire Paul Pogba potrebbe essere stato un integratore acquistato in America e consigliato da un medico amico del francese. Mentre il centrocampista resta sospeso in attesa delle controanalisi, il caso di positività al doping continua a tenere banco alla Juventus e sui social. L’ipotesi più probabile è proprio questa: Pogba avrebbe assunto l’integratore, senza ritenerlo una sostanza dopante. Una leggerezza causata dalle regole differenti vigenti in America, rispetto a quelle europee e della Serie A. Il centrocampista è risultato positivo al testosterone dopo un controllo al termine di Udinese-Juventus, match in cui non ha nemmeno giocato.

Pogba positivo a causa di un integratore comprato in America
Paul Pogba (Getty).

La Juventus sarebbe all’oscuro di tutto

Pogba nel tardo pomeriggio dell’11 settembre, dopo la notizia della positività, avrebbe incontrato lo staff medico della Juventus. E proprio durante il confronto il francese avrebbe ammesso di aver assunto sostanze non concordate coi medici bianconeri. Il club, quindi, sarebbe all’oscuro di tutto. Ora il calciatore ha tre giorni per chiedere le controanalisi. Ma se dovesse essere confermata la positività rischia fino a quattro anni di squalifica. L’agente di Pogba, Rafaela Pimenta, sta studiando la linea difensiva e lo staff del centrocampista punta soprattutto a dimostrare la non intenzionalità del gesto.

Pogba positivo a causa di un integratore comprato in America
Pogba durante un match della Juventus in Europa League (Getty).

Possibile la risoluzione del contratto in caso di positività accertata

Oltre alla squalifica, per Pogba potrebbe arrivare la risoluzione del contratto. In caso di positività accertata, infatti, la Juventus potrebbe valutare azioni legali. Ciò significa che i bianconeri potrebbero dire addio al francese, rescindendo un contratto che scade nel 2026. E risparmiando una cifra importante, perché il centrocampista guadagna otto milioni netti l’anno a cui se ne aggiungono due di bonus. La società non ha ancora comunicato ufficialmente la propria linea e si attende il risultato delle controanalisi. Fino ad allora il club sarà al fianco del proprio atleta. Ma nella nota, la Juve è stata chiara: «La società si riserva di valutare i prossimi passaggi procedurali».

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