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Piantedosi, sui controlli alla frontiera: «10 arresti per immigrazione clandestina»
Il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ha tracciato il bilancio dei primi dieci giorni di controlli alla frontiera con la Slovenia. L’annuncio era arrivato a metà ottobre, quando il ministro sloveno Bostjan Poklukar, ha parlato di come sarebbero cambiati gli ingressi e le uscite dal confine tra il proprio Paese e l’Italia. Piantedosi, al termine di un trilaterale con i suoi omologhi di Croazia e Slovenia, ha dichiarato: «Abbiamo controllato 19mila persone circa, 10mila veicoli, 300 cittadini stranieri e arrestato una decina di persone per il reato di favoreggiamento all’immigrazione clandestina. Altre 35 persone sono state denunciate per reati».

La collaborazione prosegue
I tre ministri hanno deciso di continuare una collaborazione su alcune linee direttrici. La prima, come ha spiegato il ministro Piantedosi, è «istituzionalizzare le brigate miste, rendendole strutturali». Poi bisognerà «accompagnare queste pattuglie miste in veri centri cooperativi tra i tre paesi con modalità che verranno convenute dai nostri capi delle polizie. Si riuniranno a breve». E infine bisognerà «fare di questo formato trilaterale di amicizia un modulo stabile di condivisione con modalità che vedremo. Un confronto permanente dei tre Paesi, che hanno interessi convergenti, da proporre in tutte le sedi. È un primo incontro, è un punto di partenza».