Perché Tiziano Ferro non può portare i figli in Italia dopo il divorzio

Durante l’estate 2023, in occasione del suo ultimo tour negli stadi in giro per l’Italia, Tiziano Ferro si è fatto vedere nel backstage in compagnia dei suoi due figli, Margherita e Andrés, e anche dell’ormai ex marito Victor Allen, con il quale si pensava che tutto stesse andando per il meglio. Non era proprio così. Martedì 19 settembre, con un comunicato social, l’artista di Latina ha annunciato un divorzio in arrivo che avrà  importanti conseguenze pratiche sulla sua carriera. Ferro, infatti, non potrà portare i suoi figli in Italia in occasione del tour promozionale del suo primo romanzo, La felicità al principio, che dovrà così rimandare. Ma perché?

Perché Tiziano Ferro non può portare i figli in Italia dopo il divorzio

«In questo momento non posso lasciarli e non posso portarli con me in Italia», ha scritto Ferro su Instagram parlando dei due figli, senza però spiegare più nel dettaglio cosa gli impedisse di tornare nel suo Paese d’origine con la prole al seguito. A fare chiarezza nel merito della questione è stata La Stampa, che ha spiegato come Tiziano Ferro stia affrontando uno scenario piuttosto comune che riguarda le coppie di nazionalità diverse quando si separano: a volte, infatti, può accadere che un giudice intervenga per impedire a uno dei due coniugi di lasciare il Paese, sovente con il sistema del ritiro del passaporto.

La nascita dei piccoli Margherita (la sorella più grande) e Andres è stata annunciata dall’artista e dal compagno Victor Allen con un post Instagram pubblicato il 28 febbraio del 2022: il cantante, ad ogni modo, non ha mai parlato apertamente di come è diventato padre, senza specificare se si sia trattato di un’adozione o se si sia rivolto ad una madre surrogata.

I figli di Tiziano Ferro non hanno il passaporto italiano

A complicare la situazione è il fatto che i due figli di Tiziano Ferro e Victor Allen, per decisione dell’artista, non hanno mai avuto un passaporto italiano. Parlando della questione in un’intervista a Rolling Stone, Ferro aveva spiegato: «Oggi, se voglio far entrare i miei figli in Italia, so che avrebbero diritto a metà del presidio genitoriale, anche se ci sono due persone che possono prendersi cura di loro. Se stanno male, solo io posso andare al pronto soccorso perché Victor non risulta sul passaporto, il che è una cosa aberrante. Al di là dell’essere d’accordo o meno, della morale, di un senso di colpa costruito a tavolino, ho sempre pensato che i miei diritti non tolgono nulla a quelli degli altri».

Tiziano Ferro ha poi aggiunto: «Quando poi questa cosa prende una faccia, che è quella dei tuoi bimbi, è allora che ti ferisce. Per questo non gli ho ancora fatto il passaporto italiano anche se ne hanno diritto. Forse lo farò più avanti, o lo faranno loro. Tanto a farli entrare col passaporto italiano avrebbero solo svantaggi, mentre da americani son tranquillo. So che se vengo in tour Victor può prendersi cura di loro… È una cosa che può sembrare stupida, e invece mi fa soffrire da morire».

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