Perché si scioglie la Bobo tv? Cosa c’è dietro la separazione tra Vieri, Adani, Cassano e Ventola

Tutto il Paese ne parla ma senza aver capito di cosa. È un mistero glorioso quello che circonda fin dalla nascita la Bobo tv. E gli enigmi raggiungono la sublimazione in queste ore che hanno visto celebrare il grande colpo di scena: l’uomo solo che si riprende il comando e dice che cambierà il mondo, perché in fondo non c’è altro mondo fuori dal suo streaming. E poiché nel suo streaming comanda solo lui, che gli altri si facciano da parte nonostante abbiano contribuito a edificare questa nuova forma di Commedia dell’Arte. E intorno a tutto ciò si addensano gli interrogativi. Cosa è successo? Quali sono i motivi della rottura? Staranno facendo sul serio o è soltanto una pantomima? Ma soprattutto: perché da due giorni questa storia cattura l’attenzione dei media?

Una trovata mediatica per richiamare altra attenzione?

Prima di andare avanti va precisato che scartiamo l’ultimo interrogativo, perché se si provasse a dargli risposta potremmo benissimo fermarci qui. Proseguiamo allora come se stessimo parlando di una cosa seria e prendendo in considerazione gli altri interrogativi. Partiamo dunque dal chiederci se Christian “Bobo” Vieri e gli altri tre (Daniele Adani, Antonio Cassano e Nicola Ventola) stiano facendo sul serio, o se viceversa si tratti di una trovata mediatica per richiamare un altro po’ di attenzione sul baraccone della Bobo tv. Allo stato delle cose e fino a prova contraria dobbiamo dare per buono che la banda si sciolga qui. Se poi fra qualche giorno o settimana dovesse arrivare il contrordine, avremmo nulla più che l’ennesima conferma di quale sia lo spessore di questa combriccola e dei singoli che la compongono. Ma non succederà.

Cosa c'è dietro la fine della Bobo tv e la rottura tra Vieri, Adani, Cassano e Ventola
Bobo Vieri con Antonio Cassano (Getty).

Che giro economico movimenta la Bobo tv, e quanto ne hanno beneficiato gli altri tre?

Non è nemmeno facile rispondere alle domande su cosa sia successo e quali siano i motivi della rottura, né su chi abbia mollato chi. Le indiscrezioni che circolano sono accomunate da vaghezza. Si parla di uno scherzo fatto da Cassano (e conoscendo lo stile del personaggio non vogliamo nemmeno immaginare) che non sarebbe stato gradito dal padrone di casa. Si aggiunge che lo stesso Cassano e Adani abbiano deciso di salutare la compagnia, con Ventola che si sarebbe sganciato per ultimo. Altre versioni invece parlano di una decisione presa da Vieri, che adesso vagheggia nuovi format. Ovviamente non poteva mancare il tema del vil denaro e su questo magari potrebbe essere lo stesso Vieri a fare chiarezza: che giro economico movimenta la Bobo tv, e quanto ne hanno beneficiato gli altri tre della banda?

L’immancabile “scoop” di Corona e l’intervista a Ventola

In mezzo a tutto ciò s’inserisce l’immancabile Fabrizio Corona, che confeziona il solito “scoop” affermando che lui l’aveva detto (ma senza specificare cosa avesse detto) e caricando su Instagram una “intervista” a Nicola Ventola durante la quale l’ex attaccante dell’Inter dice nulla di nulla. Che poi il nulla di nulla è l’esatta cifra dell’intera storia, dall’alba della Bobo tv alla rottura fra il padrone di casa e i tre ospiti diventati troppo protagonisti. E forse sta proprio in quest’ultimo aspetto il punto di rottura.

Con l’inatteso ritorno di notorietà sono arrivati anche gli spot

Grazie alla Bobo tv i quattro moschettieri che l’hanno animata si sono visti regalare un inatteso ritorno di notorietà. Certamente Bobo Vieri, che si è accreditato come inventore di un format di successo e grazie a questo è diventato un ambito ospite televisivo e un ricercato testimonial pubblicitario. L’ultima campagna pubblicitaria, che lo vede impegnato giusto in queste settimane, riguarda la lotta alla pirateria televisiva da cui il calcio è costantemente è minacciato. E certo, vedere Bobo Vieri che presta la faccia a una campagna contro la pirateria rischia di risvegliare il Jack Sparrow che si annida dentro ognuno di noi, ma questo è un altro discorso. Merita invece sottolineare che anche altri componenti della banda sono diventati personaggi da spot. Da mesi imperversa Adani, che da un po’ di tempo a questa parte si è portato dietro un Nicola Ventola in versione tamarro da calcio-balilla. Rimane fuori dagli spot Antonio Cassano perché davvero sarebbe improponibile. Ma anche lui si è ritagliato uno spazio pubblico non indifferente, soprattutto in occasione della litigata a distanza con José Mourinho.

«Uno per tutti e tutto per uno»: il problema sono i dividendi (non) incassati?

Forse tutti quanti erano diventati troppo autonomi, incassando personalmente un dividendo di notorietà che avevano maturato grazie alla Bobo tv. E se si parla di dividendi da incassare si torna al punto di prima: ok la gloria per tutti, ma sarà mica che per quella banda valesse il motto propugnato dal Numero Uno del Gruppo TNT, cioè «uno per tutti e tutto per uno»? Magari prima o poi uno dei quattro salterà fuori a dire la verità, anziché mandare messaggi trasversali con immagini del Ciro Di Marzio di Gomorra. Nel frattempo, chi proprio si lasciasse appassionare da tutto ciò dovrà rimanere impigliato negli interrogativi attorno ai quali abbiamo ragionato. La Boh boh tv.

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